Amianto, gli esponenti siracusani dell’Ona ricevuti a Roma dal sottosegretario Faraone
SIRACUSA – Dopo il “blitz” all’ospedale “Muscatello” di Augusta e la promessa di un incontro romano strappata al sottosegretario alla Salute Davide Faraone (vedi articolo), una delegazione dell’Ona (Osservatorio nazionale amianto) composta da Ezio Bonanni, presidente nazionale, Pippo Gianni, già parlamentare nazionale e regionale e componente del Comitato tecnico-scientifico Ona, da Calogero Vicario, coordinatore Ona Sicilia, e Calogero Frisenda, dell’Ona Sicilia, è stata ricevuta ieri al ministero della Salute dal sottosegretario di Stato Davide Faraone.
Queste alcune delle problematiche relative alla questione amianto rappresentate dalla delegazione: “6.000 morti l’anno solo in Italia per patologie asbesto correlate, 40.000.000 di tonnellate di materiale contenente amianto, ancora almeno 85 anni per la bonifica, 2.400 scuole con amianto. La legge sulla messa al bando del minerale compie 25 anni eppure ne è ancora disseminata tutta l’Italia. Particolarmente grave la situazione in Sicilia dove è già stata approvata ma risulta ancora inattuata la legge 10/2014, ideata dall’on. Pippo Gianni, ex deputato nazionale e regionale, con la quale si prevede, all’art. 8, l’istituzione del centro di riferimento regionale per la diagnosi, cura e terapia delle patologie asbesto correlate, presso l’ospedale “Muscatello” di Augusta”.
Gli esponenti dell’Ona hanno quindi esposto le proposte di interventi ritenuti prioritari: favorire le bonifiche attraverso le detrazioni fiscali; eliminare il contenzioso attraverso la costituzione di un fondo che risarcisca automaticamente le vittime senza procedure legali; prepensionamento per lavoratori esposti amianto, sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti ad amianto, attuazione della summenzionata legge regionale siciliana 10/2014.
Il sottosegretario Faraone si sarebbe impegnato a una disamina appurata delle proposte ricevute dall’Ona, ritenendo rilevanti quelle finalizzate alla prevenzione primaria, secondaria con la diagnosi precoce attraverso la sorveglianza sanitaria e la ricerca scientifica, e la deflazione del contenzioso attraverso la creazione di un fondo per le vittime amianto molto più corposo di quello già vigente.
Hanno espresso soddisfazione i rappresentanti dell’Ona, tra cui il presidente nazionale Ezio Bonanni, il quale ha impegnato l’associazione in una proposta organica, così come richiesto dal sottosegretario Faraone, e Pippo Gianni, che ha riferito: “Sono certo che il sottosegretario saprà far valere le ragioni politiche, legislative al governo della regione per far si che vengano ripristinati i fondi della legge 10/2014 così come i tempi previsti dal cronoprogramma dalla stessa legge. Ancora di più per evitare ulteriori vittime ed ulteriori migrazioni sanitarie sono convinto che si attiverà affinché l’ospedale di Augusta venga messo nelle condizioni di diventare il centro di riferimento per tutti i siciliani, per offrire e garantire loro la possibilità di poter essere visitati e controllati, senza doversi allontanare dalla propria regione. I soldi per il centro di raccolta e la inertizzazione dell’amianto sono di primaria importanza per eliminare l’elemento che porta alla morte attraverso atroci sofferenze (amianto)” .
Infine il coordinatore regionale siciliano dell’Ona, Calogero Vicario, ha commentato: “Ci aspettiamo che l’incontro di oggi non sia stato invano e che l’on. Faraone si attivi anche in sinergia con il ministro del lavoro dell’Inps e dell’Inail affinché vengano emessi gli atti di indirizzo per i benefici previdenziali per i lavoratori siciliani senza limiti di tempo a tutti i lavoratori che sono stati esposti ad amianto e fortemente discriminati dalla legislazione vigente, rispetto agli altri lavoratori del resto d’Italia”.