“Del Deep Web potremmo dire che è come la faccia nascosta della luna: tutti sanno che c’è, ma nessuno l’ha mai vista. Il problema è che noi di Meter la vediamo tutti i giorni, dal momento che i pedofili stanno gradualmente spostando il loro commercio e i loro traffici sul Deep Web e in particolare gli archivi che si possono nascondere in questa parte. Meter scandaglia questa zona sommersa della Rete da tempo: è molto difficile da trovare ed esplorare e dobbiamo notare con dispiacere che le forze di Polizia di tutto il mondo non hanno idea di come intervenire, mentre la politica è completamente disinteressata ad un fenomeno così occulto eppure molto grave e pericoloso. Abbiamo dibattuto – dichiara Don Fortunato -, in Meter, la possibilità di rendere pubbliche delle foto pedopornografiche. Lo avremmo voluto fare per informare, per far prendere coscienza a tutti della drammaticità dell’abuso sui minori. Non possiamo farlo perché deontologia professionale e norme giuridiche (verremmo accusati di divulgazione di materiale pedopornografico) ce lo impediscono. Possiamo però darvi i dati: nel 2015 abbiamo identificato questo materiale, suddiviso per età:
Fascia d’età |
0-3 anni |
4-13 anni |
Foto |
8.745 |
1.172.164 |
Video |
4.199 |
72.001 |
“Come abbiamo detto – si legge nel report – , i pedofili utilizzano vari canali per lo smercio del loro materiale. Diciamo subito che non ci sono solo i social: Bitly, un servizio di URL shortening, ha totalizzato 3.068 segnalazioni. Seguono Vkontakte (107), Linkbugs (80), Facebook (66). Chiudono Google+ (56), Twitter (22), Blogspot (10), Youtube (5). Comparando i dati con quelli del 2011, sale Vkontakte (da 34 a 107 segnalazioni), Lingbugs (da 63 ad 80), Facebook (da 32 a 66), Google+ (da 20 a 56). Esce dall’elenco Alfemmminile.com, che quest’anno non ha avuto segnalazioni. Dobbiamo segnalare che generalmente i social network sono pronti a chiudere i profili che segnaliamo. Va detto che i social permettono ai pedofili due tipi di godimento: attraverso la parola, perché rendono partecipi gli altri delle loro “imprese”; attraverso la visione, perché il pedofilo grazie al social trova e diffonde le immagini e la loro oscenità. Rinnoviamo il nostro appello a non diffondere le immagini dei vostri bambini sui social: sono il miglior regalo gratuito per i pedofili.
ARCHIVI TELEMATICI, IL CLOUD AIUTA I PEDOFILI – Adesso gli archivi online sembrano essere più gettonati, ma hanno un difetto: sono più vulnerabili e individuabili da parte di Meter. Ecco l’elenco ufficiale Meter:
Archivio |
Link |
Foto |
Video |
Dropbox |
677 |
30.332 |
12.634 |
iCloud |
89 |
2.683 |
3.791 |
Box.com |
83 |
50.637 |
22.677 |
Mega |
80 |
3.759 |
3.009 |
CENTRO DI ASCOLTO E PRIMA ACCOGLIENZA, CRESCONO I CASI – Passiamo adesso a parlare del Centro di ascolto e prima accoglienza, il vero e proprio cuore di Meter. Nel 2015 abbiamo seguito 73 casi (erano 66 nel 2014) e fornito 928 consulenze telefoniche (729 l’anno precedente). Dal 2002 al 2015 i casi seguiti sono stati 1.126.
DISAGIO FAMILIARE, SICILIA IN TESTA – La maggioranza dei casi seguiti (53 su 73) provengono dalla Sicilia (per presenza in diverse città di Meter nel territorio siciliano), 6 dal Lazio, 3 dalla Calabria, 2 dalla Liguria, 1 a testa da Puglia, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Abruzzo. Tre telefonate estere, altrettante anonime. Tema dei casi: difficoltà familiari (23), abuso sessuale (18), difficoltà relazionali (7), ansia e pericoli della Rete (5). A pari merito bullismo, cyberbullismo e molestie sessuali (4), 3 casi di adescamento online, 2 di abuso fisico, 1 di sexiting e 1 di detenzione di materiale pedopornografico.
CONSULENZE TELEFONICHE, SICILIA, LAZIO E CALABRIA SUL PODIO – Al numero verde nazionale 800 455 270 o a quello istituzionale (0931-564872) sono giunte nel 2015 ben 928 telefonate. Podio per Sicilia (652), Lazio (101), Calabria (45), seguiti da Lombardia (31), Campania (17), Marche (13), Veneto (12), Puglia (11), Piemonte (8), Liguria e Toscana 6, Sardegna 4, Friuli 3, Umbria e Basilicata 2, Abruzzo 1. Sono giunte anche 6 chiamate anonime e 4 dall’estero (una a testa da Polonia, Albania, Slovacchia e Taiwan). Dal 2002 al 2015 Meter ha erogato 25.379 consulenze telefoniche.
Di che cosa ci siamo occupati? Argomento vario (668), consulenze spirituali (77), interviste (40), abuso sessuale anche presunto e risalente nel tempo (23), consulenza giuridica (21), segnalazione di siti sospetti (17), consulenze psicologiche per abuso sessuale (17), adescamento online (16), difficoltà familiari (12), consulenze nelle scuole (10), segnalazione media e altro (6), scoperta di abusi dopo anni (5), figli contesi in separazione e tesi (4 ciascuno), denunce di maltrattamento (3), cyberbullismo, cyberstalking, pedofilia online (3), affido e adozioni (2). Quest’ultimo servizio è stato attivato solo ad ottobre 2015.
SCUOLE, METER INCONTRA 99.000 RAGAZZI – Anche nell’anno trascorso, Meter ha tenuto 125 incontri nelle scuole. Abbiamo incontrato 9.029 studenti e 1.355 insegnanti; dal 2002 al 2015 abbiamo incontrato 99.837 ragazzi.
METER E LA CHIESA, 125 INCONTRI IN DIOCESI – Ma Meter è anche nella Chiesa: dal 2002 al 2015 abbiamo incontrato 53 diocesi (13 quest’anno), ed effettuato 125 incontri nelle diocesi nel 2015. Abbiamo trattato di pedofilia e insidie della Rete (119 incontri, 95,20%), famiglia (4 incontri, 3,20%), educazione e impegno sociale (2 incontri, 1,60%)”.