E’ tutto pronto al largo della Libia per il recupero del peschereccio affondato nell’aprile del 2015. Le navi della Marina militare che avvieranno, in collaborazione con altre istituzioni e associazioni, il recupero del natante carico di migranti che un anno fa ha fatto naufragio a largo della Libia, causando oltre 700 vittime, per quella che è considerata la più grande tragedia nel Mediterraneo fra i viaggi della speranza. Lo conferma all’ANSA il contrammiraglio Nicola De Felice, comandante di Marisicilia. Il peschereccio è a 370 metri di profondità e, una volta portato a galla, sarà ‘congelato’ con dell’azoto liquido. Il comando è su nave Anteo. Poi sarà messo su una chiatta dalle dimensioni di 30 metri per 90 e successivamente trasferito nel pontile Nato di Augusta. L’arrivo è stimato per la prossima settimana, tra il 3 e il 4 di maggio, a seconda delle condizioni meteo marine. Nel porto della città del Siracusano è stata allestita una tensostruttura, refrigerata, lunga 30 metri, larga 20 e alta 10, dove saranno trasferite le salme. Una ‘cittadella’ al lavoro per recuperare relitto e corpi, lavorare per l’identificazione delle vittime e garantire sicurezza sanitaria e sul fronte dell’ordine pubblico. Con 150 persone che ogni giorno saranno al lavoro nel porto di Augusta. Sono le cifre dell’operazione per il recupero del barcone naufragato a 100 chilometri dalla costa della Libia e a 200 da Lampedusa il 18 aprile del 2015 che provocò oltre 700 morti. A rendere note le cifre all’ANSA è il contrammiraglio Nicola De Felice, comandante marittimo di Sicilia, che dal porto della città del Siracusano è impegnato nelle operazioni di recupero.
“E’ un’attività importante – spiega il contrammiraglio De Felice – resa possibile grazie alle grandi sinergie, oltre che alla marina militare, tra governo, dipartimenti, istituzioni, associazioni, forze dell’ordine, magistratura, università, Enti locali, Asp e altre strutture che lavorano insieme facendo veramente squadra. Un sistema multidimensionale che sta funzionando e quando emergono delle difficoltà sono superate con un approccio di collaborazione. E’ allora che emerge l’animo vero degli italiani, e dei siciliani in particolare”. (Fonte Ansa)
Iniziate al largo della Libia le operazioni di recupero del peschereccio affondato nell’aprile 2015
