La Gazzetta Siracusana

Cardinale Montenegro: “Dio è Misericordia”.

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Floridia –  La Misericordia di Dio è stato il tema centrale della Lectio Magistralis del Cardinale Francesco Montenegro ospite ieri  a Floridia. La Lectio Magistralis dal tema “La Misericordia di Dio nella carità cristiana” è stata organizzata dall’Azione Cattolica della Chiesa Madre di Floridia. Erano presenti le autorità civili, militari e religiose della nostra città.

Dopo i saluti dell’arcivescovo di Siracusa Salvatore Pappalardo, ha introdotto la presidente dell’Azione Cattolica Parrocchiale Cinzia Manfredi la quale ha evidenziato: “In questo periodo di profonda crisi non solo materiale ma soprattutto di valori si rende necessario far trasparire dai nostri volti la stessa misericordia con cui Dio guarda e ama ogni uomo!! Sull’esempio che sin dall’inizio del suo pontificato ci trasmette Papa Francesco la Chiesa deve sempre più diventare una Chiesa aperta a tutti, aperta ai poveri anzi una Chiesa dei poveri!! Da dove dunque cominciare??? Da te e da me!! Mutando le parole di Madre Teresa di Calcutta. Questa è la strada indicata da Papa Francesco ai giovani durante la Giornata Mondiale dei Giovani di Rio. Non si esce da nessuna crisi rimanendo a guardare le cose dal balcone e tanto meno rimanendo solo a disquisizione o, peggio ancora, a mormorare e giudicare l’operato degli  altri. Bisogna mettersi in gioco!!(utilizzando un termine appartenente ad un tema trattato in acr qualche anno fa) Espressioni che sono oggi molto ricorrenti come: chiesa in uscita oppure partire dalle periferie esistenziali per noi operatori pastorali non devono rimanere semplici parole, degli slogans ma devono attivarci a livello personale, comunitario e perché no anche a livello diocesano una revisione di vita e di intenti. Una Chiesa che esce fuori ha bisogno di uomini e di donne disposte a sporcarsi le mani ciò, invece, viene rifiutato dall’umanesimo attuale che, con la sua smisurata offerta di consumo rende l’uomo individuale, avaro con una coscienza isolata”.

 

Nel suo intervento il Cardinale Montenegro si è soffermato sulla Misericordia in  famiglia e sulle beatitudini affermando: “ Come Misericordia voglio mettere la famiglia perché proprio là che impariamo a vivere la Misericordia la sperimentiamo e se riusciamo a viverla in famiglia ecco che poi riusciremo anche fuori come gli atleti. Dovendo parlare di Misericordia non possiamo non tenere conto delle Beatitudini perché le Beatitudini camminano a braccetto con questo invito alla Misericordia che abbiamo avuto dal Papa. E abbiamo bisogno di leggere le Beatitudini perché le Beatitudini capovolgono un po’ quell’immagine di Dio che noi abbiamo. Il Vangelo ci invita a metterci in un atteggiamento di condivisione con quello che Lui ci dice. E quando ci parla d Misericordia ci mette con le spalle al muro. Ma addirittura Dio non ci parla di Misericordia perché Lui stesso è Misericordia. Gesù non è solo misericordioso, ma vuole che i rapporti tra i suoi discepoli siano rapporti di Misericordia. E’ un discorso radicale quello di Gesù, ci dice << Perché ti sei allontanato da me, perché ti sei perduto, io ti cerco. Perché mi hai tradito, io ti resto fedele>>. Questa è la logica di Dio, che deve diventare anche la nostra. Papa Francesco – continua il prelato – ha invitato -, in questo anno giubilare, ogni famiglia cristiana a diventare luogo privilegiato in cui si sperimenta la gioia del perdono. E’, infatti, “all’interno della famiglia che ci si educa al perdono, perché si ha la certezza di essere capiti e sostenuti nonostante gli sbagli che si possono compiere”. In questa logica di misericordia va letto il rapporto genitori-figli. Per vivere la Misericordia come Beatitudine, io penso, è opportuno che qualche volta i genitori considerino i loro figli come fratelli e sorelle e viceversa. Non è un impresa da fantascienza, perché in realtà, quando si prega insieme il Padre Nostro, dichiarandosi figli del Padre che è nei cieli, ci si dice a vicenda che si è fratelli l’uno per l’altro. Ci s trova allo stesso piano, senza per questo inificare che sono all’interno della Famiglia. Genitori e figli sono l’uno per l’altro dono”.

Al termine dell’incontro l’Arcivescovo di Siracusa ha presieduto una S. Messa.

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