La Gazzetta Siracusana

Banda larga interessati 14 comuni della provincia di Siracusa. Lo comunica l’On. Vinciullo

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Palermo – La Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana, nei mesi trascorsi, con particolare attenzione, ha seguito l’iter amministrativo per evitare la perdita di un finanziamento che è stato ritenuto strategico per le finalità a cui mira, cioè quello di unificare definitivamente il nostro Paese. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. Con la realizzazione della rete a fibra ottica verranno abbattute le distanze tra nord e sud e la Sicilia, a pieno titolo, entrerà non da spettatrice ma da protagonista in Europa. Il merito, ha proseguito l’On. Vinciullo, va condiviso con quanti hanno creduto in questo progetto e per prima, credo, la Telecom, che ha investito risorse proprie in questo settore nevralgico della vita del nostro Paese. 142 Comuni della Regione Siciliana stanno partecipando attivamente alla realizzazione della Banda Ultra Larga, cercando di eliminare e di risolvere tutti i problemi burocratici che, in un territorio così complesso come quello siciliano, si frappongono al raggiungimento di questo obiettivo che è già al 40%. I Comuni interessati nella provincia di Siracusa sono 14: Augusta, Avola, Carlentini, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa e Sortino. La leale collaborazione fra i Comuni, gli Uffici periferici della Regione e le altre Pubbliche Amministrazioni faranno sì che, di qui a qualche mese, migliaia di famiglie, centinaia di studenti, docenti, rappresentanti di Uffici Statali, Regionali e Comunali, medici, paramedici, Carabinieri, Poliziotti, Finanzieri e appartenenti alle Forze Armate potranno utilizzare la fibra ottica che consentirà la trasmissione di dati e notizie in tempi rapidissimi. Una vera e propria rivoluzione copernicana, ha concluso l’On. Vinciullo, che renderà sempre nuovi e migliori servizi ai cittadini e consentirà alla Sicilia di far parte a pieno titolo del modo globalizzato.

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