FLORIDIA – L’Arcivescovo di Siracusa Salvatore Pappalardo ha benedetto il nuovo Altare, l’Ambone e il paravento della Chiesa di Sant’Antonio di Floridia. A concelebrare la Santa Messa anche l’Arciprete della Chiesa Madre nonché rettore della Chiesa di Sant’Antonio Padre Antonino Loterzo. Alla solenne celebrazione erano presenti il Sindaco Gianni Limoli, l’assessore alle politiche sociali Ilenia Giuliano, l’On. Vincenzo Vinciullo e il vice comandante della Polizia Municipale Paolo Piccione.
Il Governatore della Confraternita Gesù e Maria, Cristian Fontana ha detto: “ Questa sera è un momento importante perché dopo i vari lavori che sono stati fatti per renderla sempre più bella come Tempio del Signore, consegniamo ai fedeli , alla città che sono l’altare, l’ambone e il paravento. Queste tre opere sono state realizzate dalla ditta Basolino specializzata nella preparazione e la realizzazione di queste opere. Il paravento era un’opera necessaria perché in questa Chiesa soffriamo il freddo d’inverno e soffriamo i rumori che vengono da fuori. L’altare e l’ambone sono stati offerti da dei fedeli. L’altare , l’ambone e il paravento sono stati realizzati dalle raccolte dei fedeli attraverso varie opere di raccolte fondi e poi grazie ad una benefattrice che ha messo quello che mancava”.
Nella sua omelia l’Arcivescovo Salvatore Pappalardo ha detto: “Molto opportunamente il Governatore della Confraternita ha scelto questo giorno per la benedizione del nuovo altare, dell’ambone e del paravento. Questo giorno che cade nell’ottava della Natività. La Chiesa ci invita a contemplare il bambino della grotta di Betlemme che è il figlio di Dio che si è fatto uomo. Per cui è bello ritrovarci in preghiera, ritrovarci uniti proprio nel nome del Signore in questi giorni particolarmente festivi. Mi fa piacere rivolgervi l’auguri con le parole iniziali di questa celebrazione un augurio che è la pace. La pace che i Magi cantarono sulla grotta di Betlemme è la pace del Signore. La pace che Cristo risorto dona ai suoi discepoli e quella pace risuona ancora alle nostre orecchie ma come dono di Dio. L’incontro con il Signore ci rende testimoni di Lui nel mondo. Quindi questo essere dentro la Chiesa ed essere anche nel mondo ma non con la distrazione ma essere nel mondo proprio desiderosi di portare ai fratelli e alle sorelle la nostra esperienza dell’incontro con Gesù il figlio di Dio fatto uomo, nostro Salvatore. Figlio di Dio che ci accoglie alla sua mensa e che ci manda nel suo nome andate e predicate il mio Vangelo”.