La Gazzetta Siracusana

Siracusa, amministrative e “impresentabili”, Granata: ecco perché non ho diffuso i nomi della lista

SIRACUSA – Il tema dei cosiddetti “impresentabili” ha agitato questa campagna elettorale con aspri botta e risposta tra i contendenti alla carica di primo cittadino. Ma dei nomi, al di là di alcune ricostruzioni giornalistiche parzialmente smentite e incontrollate voci sui social network, non c’è traccia.

Fabio Granata aveva riferito, lo scorso 30 maggio, di aver consegnato nelle mani del Prefetto una lista di nomi di candidati al consiglio comunale a suo avviso “impresentabili”, cioè, come specifica oggi, ritenuti “non in linea con il Codice etico antimafia e/o con la Severino”.

Ma dichiara: “Non solo le voci, ma anche quanto riportato da autorevoli giornalisti e blogger, cui chiedo rettifica, mi spingono a precisare: non ho in alcun modo diffuso la lista consegnata al prefetto con i nomi degli impresentabili”.

Sulle motivazioni per cui non ha diffuso alcun nominativo, Granata afferma: “In una lunga esperienza politica e istituzionale in Commissione Antimafia ho sempre mantenuto uno stile di massima riservatezza sui dati sensibili legati al contrasto alla criminalità mafiosa e organizzata. Tale stile caratterizzerà sempre la mia persona. Alla consegna di un elenco di nominativi à mio avviso non in linea con il Codice etico antimafia e/o con la Severino al Prefetto di Siracusa, ho preso solenne impegno alla ovvia riservatezza. Tale impegno è stato integralmente mantenuto e i nominativi emersi da giornali o altre voci non hanno alcun collegamento con l’elenco consegnato al Prefetto di Siracusa che è, e resta, assolutamente riservato e nella esclusiva disponibilità del prefetto e degli organi inquirenti”.

Inoltre, ha dichiarato: “Mi auguro che il prefetto intervenga e lo faccia prima del 10 giugno, evitando così che il risultato elettorale venga falsato”. “Veniamo dalla stagione de “il sistema Siracusa” – ha concluso Granata – dalla mortificazione di una quadro nazionale che ci vede come “il comune più indagato d’Italia”. Non abbiamo bisogno di impresentabili ma di uomini e donne che non devino dall’art. 54 della Costituzione. Disciplina e onore. Anche e soprattutto a Siracusa”.

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