Nello specifico, l’esposto-diffida su menzionato, da un lato, segnala le molteplici conseguenze negative che provocherebbe l’apertura di un Centro di Accoglienza per migranti presso la sede dell’ex foresteria sulla martoriata città di Augusta e sul suo centro storico in piena crisi, esponendo le numerose ragioni che escludono il Comune di Augusta dalla rete dei Centri di Accoglienza per migranti o, comunque, dalla creazione di un qualsivoglia tipo di struttura di accoglienza (si veda il recente Documento, stilato il 10 luglio 2014 in sede di Conferenza Unificata, che stabilisce chiaramente la “esclusione” dal sistema di accoglienza “dei Comuni interessati da sopravvenute situazioni di emergenza”); dall’altro, diffida formalmente le Autorità destinatarie della lettera, nelle loro qualità e per quanto di rispettiva competenza, dal porre in essere atti e/o comportamenti (istruttori, decisori o esecutivi) che, attraverso la realizzazione della struttura contestata, possano determinare o concausare, direttamente od indirettamente, danni di qualsivoglia natura ai cittadini di Augusta firmatari della missiva in questione o ad altri cittadini residenti.
L’iniziativa, promossa dal Comitato Popolare X Ottobre e sostenuta da Fratelli d’Italia Augusta, assume particolare rilievo nel momento in cui, da diverse autorevoli fonti, si paventano pericoli di infiltrazioni terroristiche nell’enorme ed incontrollata massa di clandestini “traghettati” dalla Libia in Sicilia. In particolare l’allarme deriva dalla vicinanza della struttura scelta alla base navale, al polo petrolchimico, agli uffici postali ed alle scuole elementari, tutti obiettivi “sensibili” da sottrarre alle mire di eventuali malintenzionati.