A prevedere il nuovo “controllo telematico” del pagamento del premio, attraverso il numero di targa, era stato il famoso decreto liberalizzazioni del 2012 che, al fine di evitare la contraffazione dei contrassegni e ridurre al minimo il rischio di auto non assicurate in circolazione sulle strade (fenomeno estremamente diffuso in Italia: sono circa 3,5 milioni i veicoli privi di polizza) aveva previsto i controlli elettronici automatici a distanza e la costituzione una banca dati costituita dalla pubblica amministrazione in collaborazione con tutte le compagnie assicurative. Il decreto, però, ha avuto un lungo periodo di gestazione per consentire alla PA e alle compagnie di adeguarsi alla riforma.
Inoltre, dal prossimo 18 ottobre, le telecamere di autovelox, Ztl e tutor dovranno essere omologate in modo da consentire di verificare – e poi comunicare alle autorità – se l’auto è assicurata o meno. Alle compagnie assicurative, invece, è dato termine fino al 18 aprile per intervenire sui propri database e adeguarli alla normativa nuova.
Diverse città italiane si sono già uniformate al controllo elettronico delle polizze attraverso il sistema Targa System in grado di verificare eventuali violazioni, inclusa la regolarità dell’assicurazione.
Ricordiamo che la nostra legge prevede, in caso di mancata copertura assicurativa, multe che vanno da 841 a 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo.