SIRACUSA – È stata trasmessa, nei giorni scorsi, ai vertici dell’Asp di Siracusa e all’assessore regionale della Salute una proposta progettuale firmata dal presidente nazionale dell’associazione “20 novembre 1989” onlus ets, Sebastiano Amenta. L’iniziativa progettuale, dal titolo “Insieme per crescere – Percorsi integrati per il benessere dei bambini con disturbo dello spettro autistico e disabilità psichiche”, si propone di rafforzare gli interventi a favore dei minori affetti da fragilità evolutive attraverso un approccio multidisciplinare e una concreta sinergia tra pubblico e terzo settore.
L’associazione promotrice, iscritta al Runts e attiva da anni nella tutela legale dei diritti delle famiglie con persone disabili in particolare tra Siracusa e Catania, ha evidenziato l’urgenza di una presa in carico realmente personalizzata per i bambini con diagnosi di disturbi dello spettro autistico (Asd) e altre disabilità psichiche. Cuore della proposta è l’attivazione di un sistema di voucher terapeutici erogati dall’Asp, destinati alle famiglie, che possano consentire l’accesso a servizi anche extramurali, in assenza di offerta diretta da parte dell’azienda sanitaria.
Il progetto si fonda sull’integrazione tra le terapie tradizionali e quelle complementari validate, come la musicoterapia, l’arteterapia e la pet therapy, oltre a percorsi educativi e di sostegno familiare. Le famiglie, grazie ai voucher, avrebbero la possibilità di scegliere tra enti accreditati e professionisti qualificati, contribuendo così alla personalizzazione e alla continuità delle cure. Le risorse richieste includono personale specializzato, spazi attrezzati, materiali didattici, oltre a un budget per attività laboratoriali e terapeutiche non convenzionali.
Tra i partner coinvolti, l’associazione prevede la collaborazione con accademie artistiche locali, enti esperti in terapie integrate e associazioni di famiglie. Particolare attenzione è riservata al monitoraggio e alla trasparenza: i voucher, proposti con cadenza semestrale o annuale, sarebbero accompagnati da una rendicontazione standardizzata e da un albo di professionisti accreditati gestito dall’Asp.
“Confidando nella sensibilità e nell’impegno che la Direzione ha già più volte dimostrato nei confronti delle fragilità evolutive – scrive Amenta nella nota indirizzata al direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone e al direttore sanitario Salvo Madonia – auspico che la proposta possa essere oggetto di attenzione e valutazione da parte degli uffici competenti“.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di rivendicazione del diritto alla salute e all’inclusione per le persone con disabilità, secondo i principi dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e del budget di salute. La speranza dell’associazione è quella di avviare presto un confronto operativo con l’Asp e l’assessorato regionale, guidato da Daniela Faraoni insediatasi all’inizio del 2025, trasformando il progetto in un modello replicabile su scala territoriale.