La Gazzetta Siracusana

Aretusacque, ecco i componenti del Comitato di sorveglianza: è egemonia ‘cartiana’

SIRACUSA – Con la formale costituzione della società mista Aretusacque, chiamata a gestire il servizio idrico integrato in provincia di Siracusa per i prossimi trent’anni, si è consumato lo scontro politico sulle nomine del Comitato di sorveglianza, uno degli organi chiave del nuovo assetto societario.

Aretusacque spa è la società composta per il 51 per cento dai diciannove Comuni dell’ambito idrico (unici esclusi i piccoli comuni di Buscemi e Cassaro), e per il 49 per cento dalla Rti che ha vinto la gara, la Acea Molise con Cogen Catania, che dovrà gestire il servizio idrico per l’intero ambito provinciale.

La grande coalizione costruita attorno a Carta ha avuto la meglio, certificando la frattura nel centrodestra provinciale già registrata alle elezioni provinciali di secondo livello dello scorso aprile.

A prevalere è stato infatti l’asse politico tra il deputato regionale del Mpa-Grande Sicilia Peppe Carta, il sindaco di Siracusa Francesco Italia, esponente di Azione, e questa volta anche il parlamentare regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso. Ha così imposto la propria cinquina di nomi nel corso dell’assemblea dei sindaci aventi diritto di voto svoltasi il 28 luglio a Palazzo Vermexio (nella foto di repertorio in copertina), estromettendo invece Fratelli d’Italia e Lega, e sollevando questioni interne a Democrazia cristiana e Partito democratico.

Da quanto emerso a seguito di un’infuocata riunione durata fino a sera, il Comitato di sorveglianza sarà composto da: Peppe Assenza, che ne sarà presidente, commercialista siracusano ed ex assessore al Bilancio del Comune di Siracusa, vicino a Carta; Massimo Carrubba, ex sindaco di Augusta e attuale capo ufficio di gabinetto dello stesso sindaco Carta; Marco Cannarella, commercialista netino, direttore generale dell’Iacp di Siracusa, ritenuto legato al sindaco di Noto Corrado Figura, a sua volta nell’orbita di Carta; Francesco Favi, avvocato siracusano e consigliere del Consiglio nazionale forense, storico legale dell’ex sindaco Garozzo e di Carta; Ivana Rabito, assessore del Comune di Pachino in quota Gennuso, che si è dimessa dalla giunta subito dopo la nomina.

La presidenza ad Assenza, soluzione attesa da tempo negli ambienti politici, suggella il successo dell’operazione condotta da Carta, che pone la sua leadership nella gestione politica dell’acqua pubblica siracusana. Restano fuori dai giochi Fratelli d’Italia, che contava sui Comuni di Avola, Portopalo di Capo Passero, Francofonte e teoricamente Augusta, con il sindaco di quest’ultima Giuseppe Di Mare che si sarebbe però allontanato dalla linea del deputato nazionale Luca Cannata anticipata dal coordinamento provinciale dei meloniani; fuori anche la Lega, priva di rappresentanza diretta. Nella Democrazia cristiana, nonostante la ribadita vicinanza del deputato regionale Carlo Auteri all’asse Carta-Italia, si apre il tema del sindaco di Palazzolo Acreide, Salvo Gallo, contrario alla società mista; nel Partito democratico la posizione del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, che ha abbandonato l’assemblea in aperta polemica, dovrà conciliarsi con quella del deputato regionale nonché sindaco di Solarino, Tiziano Spada.

Exit mobile version