Banca agricola popolare di Sicilia e G7 Agricoltura, “Sud contribuisce a 30% produzione agricola nazionale”
SIRACUSA – Il Meridione, con una crescita del Pil del 3,7% dal 2019 al 2023, ha superato la media nazionale italiana (+3,5%). Questa la premessa evidenziata nel corso del convegno tenuto nel pomeriggio di oggi all’Urban center su “Le imprese agricole del Sud per lo sviluppo dell’Italia: il ruolo delle banche di territorio”, organizzato da Banca agricola popolare di Sicilia (Baps).
Una sorta di debutto in pubblico per la nuova denominazione della ex Bapr, Banca agricola popolare di Ragusa, nell’ambito degli eventi collaterali di “DiviNazione expo 24” che precede il G7 Agricoltura e Pesca.
Tra i dati positivi snocciolati, quello secondo cui “il Sud Italia contribuisce al 30% della produzione agricola nazionale“. La Sicilia risulta leader nazionale per superficie agricola utilizzata e si classifica tra le prime regioni per valore aggiunto nel settore, con 40 produzioni certificate e oltre 13.000 vigneti.
Per le imprese del Mezzogiorno, agricoltura, esportazioni, produzione energetica e turismo rappresenterebbero gli elementi proposti da Banca agricola popolare di Sicilia “per ridurre il divario con il Centro-Nord“. “In questo scenario – si è sottolineato – il supporto attivo delle banche del territorio sarà l’unica strategia capace di sostenere le necessità di credito e la vitalità delle imprese meridionali“.
È stato Saverio Continella, amministratore delegato dell’istituto bancario siciliano, ad affermare che “il settore agricolo è il cuore pulsante di ogni sviluppo economico sostenibile“. “Come istituzioni finanziarie, abbiamo un ruolo decisivo – ha proseguito – Banca agricola popolare di Sicilia vive direttamente e incarna nel nome questa sfida, in quanto unico attore bancario indipendente dell’Isola e portatore diretto dell’identità agricola, già dalle sue origini e dal suo nome. Baps si pone sempre più come partner proattivo, sostenendo le imprese agricole nella loro trasformazione e crescita. Il nostro supporto va oltre il supporto creditizio: dobbiamo lavorare insieme per creare soluzioni su misura, fornire consulenza strategica e agevolare l’accesso alle risorse europee, come i fondi per l’innovazione agricola e la sostenibilità ambientale. Inoltre, importante è indirizzare il settore verso forme di sempre maggiore cooperazione fra gli operatori, come le comunità e le cooperative agricole, superando i limiti dimensionali di un settore, a tratti, frammentato e guardando verso un futuro comune, più forte, più agile e più resiliente”.
Sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore regionale Salvatore Barbagallo che detiene dallo scorso agosto le rubriche di Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea, Luca Bianchi direttore Svimez, Francesco Buresti amministratore delegato “BU Acea Acqua”, Alessandra Gentile professoressa del dipartimento Di3A dell’Università di Catania, Gennaro Gigante direttore Succursale di Catania della Banca d’Italia e Marina Valensise consigliere delegato della Fondazione Inda (Istituto nazionale del dramma antico).