Canicattini Bagni, un successo il 41° Raduno bandistico “Nino Cirinnà”
CANICATTINI BAGNI – “Sosteniamo e salviamo le bande musicali in quanto non solo prezioso patrimonio culturale ed artistico delle nostre comunità, ma anche straordinario strumento sociale ed educativo di aggregazione, formazione e di inclusione, dove le diverse generazioni si trasmettono conoscenze, saperi, esperienze e tradizioni“. Così il sindaco Paolo Amenta, presidente regionale Anci Sicilia, nel chiudere domenica sera la 41ª edizione del Raduno bandistico “M° Nino Cirinnà”, la tre giorni internazionale di musica che come da tradizione ha richiamato a Canicattini Bagni autorevoli bande musicali italiane ed europee, e con esse il pubblico delle grandi occasioni.
Tre serate, dal 23 al 25 agosto scorsi, magistralmente presentate dalla giornalista augustana Michela Italia, che, a distanza di una settimana dal Festival del rifugiato e dal 30° Canicattini Jazz festival, hanno riacceso i riflettori sulla “Città del Liberty e della musica”. È una passione, quella per gli strumenti musicali, condivisa da quasi tutte le famiglie canicattinesi, ulteriormente valorizzata qualche anno fa anche dal locale Istituto comprensivo “G. Verga” con un indirizzo musicale.
Hanno espresso soddisfazione, oltre al sindaco, anche l’assessore alle Attività musicali, Turismo e Spettacolo, Sebastiano Gazzara, il presidente del Corpo bandistico “Città di Canicattini Bagni”, Salvatore Petruzzelli, che con l’amministrazione comunale cura l’organizzazione del Raduno bandistico, e il direttore artistico Sebastiano Liistro, direttore altresì della storica Banda musicale cittadina con 154 anni alle spalle (24 aprile 1870) e della Scuola di musica “A. Basile”.
Il Raduno bandistico è stato finanziato, per il secondo anno, dal bando Anci dell’8 per mille veicolato dalla Presidenza del consiglio dei ministri.
Nel corso delle serate, si sono apprezzati numerosi talenti musicali, a iniziare dal giovane fisarmonicista ericiano Pietro Adragna, più volte campione mondiale di fisarmonica. Con un repertorio da Rossini a Piazzolla, ha infiammato e coinvolto il numeroso pubblico di piazza XX Settembre, che l’ha ripagato con una standing ovation, ripetuta quando ha fatto coppia con un altro grande fisarmonicista, il franco-russo Roman Jbanov.
Applausi e apprezzamenti riservati anche al “Coro d’insieme” 14° Istituto comprensivo “Wojtyla” di Siracusa, Coro delle voci bianche e coro delle donne, diretti da Mariuccia Cirinnà, e alla Banda musicale “Città di Ittiri”, sassarese, diretta dal Maurizio Calvia, quest’ultima appena gemellata con la Banda di Canicattini Bagni e che ha fatto cantare il pubblico con un commosso omaggio a Fabrizio De André.
E naturalmente applausi e grande affetto per il Corpo bandistico “Città di Canicattini Bagni” diretto da Sebastiano Liistro che, oltre ad aver accompagnato le fisarmoniche di Adragna e Jbanov, ha entusiasmato il pubblico con il suo repertorio, chiudendo il 41° Raduno bandistico con la tradizionale marcia sinfonica “Riconoscenza” di Pietro Pernice, che della Banda fu direttore.
Nel pomeriggio applausi per l’Associazione musicale “V. Bellini” di Giarratana e il Corpo Bandistico “Città di Pozzallo”, formazioni ragusane che con la Banda locale e quella di Ittiri hanno sfilato per via Vittorio Emanuele.
In evidenza l’accoglienza tributata dalla cittadinanza, nella giornata del sabato, alla Fanfara dei Bersaglieri Peloritani sezione di Castroreale e Barcellona Pozzo di Gotto diretta da Domenico Mirabile, alla Banda musicale della Brigata Meccanizzata “Aosta“ di Messina diretta dal primo luogotenente Fedele De Caro, e all’Orchestra di fiati Santa Cecilia Banda “Pino Rosa” di Ispica diretta da Marco Salvaggio, che con Canicattini e Ittiri hanno anche sfilato per il corso principale della città.
All’apertura di venerdì si erano tenuti i concerti dei padroni di casa e della banda sassarese neo gemellata, omaggiando il grande Giacomo Puccini, nel centenario della morte, con ospiti d’onore il tenore Enrico Guerra e il soprano Maria Luisa Lattante.
Sabato, infine, come avviene da qualche anno, il Raduno bandistico canicattinese ha aperto un’ampia finestra sull’informazione grazie al periodico “Una marcia in più”, organo della Banda di Canicattini Bagni diretto da Paolo Amato, che da ventidue anni ne racconta l’attività, attribuendo da quattro anni un riconoscimento a giornalisti e testate che si sono distinti per la qualità del loro lavoro. Quest’anno il riconoscimento è andato al giornalista carlentinese Salvatore Di Salvo, collaboratore del “Giornale di Sicilia”, segretario nazionale dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e tesoriere dell’Ordine regionale dei giornalisti. A Di Salvo è stato consegnato anche un riconoscimento per l’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
La manifestazione è stata impreziosita anche dal buon cibo, come in tutti i sabati sino a settembre con la sagra di turno del “Comitato degli otto quartieri” di Canicattini Bagni, per l’occasione del Raduno bandistico con la “Sagra del cinghiale” del Quartiere Pizzu Muru.