Canicattini – Una lunga seduta, iniziata dopo le 21 e finita a notte inoltrata, quella di ieri sera del Consiglio comunale di Canicattini Bagni, caratterizzata, soprattutto, da due temi: la sicurezza e l’ordine pubblico, dopo la recrudescenza dei fatti criminali in città; e dalla riduzione della fiscalità locale proposta dai consiglieri di minoranza.
Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, nel punto relativo alle eventuali comunicazioni del Presidente e del Sindaco, il primo a prendere la parola è stato il Presidente Antonino Zocco, per informare i presenti, tra l’altro, dello slittamento a giovedì 1 ottobre del Consiglio aperto dell’Unione dei Comuni sulle aree franche montane, e su alcune novità normative come quella relativa ai permessi lavorativi dei consiglieri successivi alla partecipazione ai lavori consiliari, che contrariamente al passato scattano non più dopo la mezzanotte ma solo se i lavori si sono protraggono oltre le ore 2 della notte.
Dopo Zocco è stato il Sindaco Paolo Amenta e rendere noto ai presenti dell’ultimo atto criminoso operato nella notte ai danni di una rivendita di tabacchi della città, già colpita duramente altre due volte. Un ulteriore fatto che si aggiunge alle intimidazioni e alla bomba fatta esplodere davanti al portone dell’abitazione del presidente di una cooperativa sociale, che contribuisco a creare un clima di paura e tensione tra i cittadini e le imprese.
Di tutto questo, ha informato il Sindaco, giovedì (oggi per chi legge), parlerà con il Prefetto e con il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, convocato appositamente per analizzare la situazione di Canicattini Bagni. Nel frattempo, ha reso ancora noto Amenta, si sono approntate, anche con incontri con il Comando Stazione dei Carabinieri, misure preventive, come i pattugliamenti notturni anche della Polizia Municipale, alternati con le pattuglie dell’Arma, per un maggior controllo del territorio e garantire più sicurezza ai cittadini e alle attività commerciali.
Dopo il Sindaco a prendere la parola è stato il capogruppo della minoranza del Gruppo Misto, Salvatore Miano, chiedendo se non fosse il caso di attuare, vista la recrudescenza dei fatti criminosi, la proposta avanzata qualche mese addietro dal consigliere Cultrera del Gruppo Misto, di un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza in tutto il centro abitato e le periferie, con la scelta dei luoghi strategici. E di pensare ad un unico Corpo di Polizia dell’Unione dei Comuni per migliorare la sicurezza nei piccoli Comuni.
Sullo stesso argomento interveniva anche il consigliere del Gruppo Misto, Sebastiano Trapani, chiedendo se attualmente le telecamere installate fossero in funzione.
Ai due consiglieri ha risposto il Sindaco Amenta, sottolineando come al momento niente viene tralasciato e che qualsiasi proposta che tende a migliorare i controlli è bene accetta, confermando, altresì, che le telecamere sono in funzioni e che si lavora per migliorane la qualità e, se serve, anche la collocazione.
Chiuso questo punto all’ordine del giorno, si è così passati alla “Modalità di recupero del disavanzo di natura tecnica derivante dal riaccertamento straordinario dei residui al 1-1-2015, art. 3, comma 16, D.Lgs. 118/2011”.
Dopo il verbale della Commissione è stato il primo cittadino ad illustrarlo, presente in aula anche la Dirigente del Settore Finanziario, Emanuela Amato, e il revisore Unico dei Conti.
Il riaccertamento straordinario, approvato con delibera di Giunta n. 52 lo scorso 30/04/2015 e riaggiornato con delibera n. 109 del 21/09/2015, prevede per legge a fare una vera e propria “pulizia”, provvedendo alla cancellazione dei residui attivi e passivi cui non corrispondevano obbligazioni perfezionate e scadute alla data del 1° gennaio 2015; ad indicare, per ciascun residuo eliminato e non scaduto, gli esercizi nei quali l’obbligazione è divenuta esigibile secondo i criteri indicati nel principio applicato della contabilità finanziaria di cui all’allegato n. 4/2; alla determinazione del “Fondo Pluriennale Vincolato” (FPV) da iscrivere in entrata del Bilancio dell’esercizio 2015, distintamente per la parte corrente e per la parte capitale; e all’accantonamento di una quota del risultato di amministrazione, al 1° gennaio 2015, al “Fondo Crediti Dubbia Esigibilità” (FCDE). Un vincolo che opera anche se il risultato di amministrazione non è capiente o è negativo, determinando il “Disavanzo tecnico di amministrazione”.
Il risultato di amministrazione al 0l/01/2015, ha continuato il Sindaco Amenta, per il Comune di Canicattini Bagni è di -771.773,02 euro. Con le modalità di ripiano stabilite dal decreto MEF 2 aprile 2015, di concerto con il Ministero dell’Interno, come previsto dal comma 538 dell’art. 1 della legge 190/2014, lett. b), punto 1, nel modificare l’art. 3, comma 16 del D. Lgs. 118/2011, lo stesso viene recuperato, come previsto dunque dalla legge, in trenta esercizi a quote costanti di 25.725,76 euro, a partire dal Bilancio di Previsione 2015/2017 in corso di redazione, fino al completo recupero.
Sul punto in questione il capogruppo del Gruppo Misto, Salvatore Miano, è intervenuto per esprimere il voto favorevole in quanto tale manovra alleggerisce l’Ente e lo porta a risparmiare.
Il punto pertanto veniva approvato all’unanimità, così come la sua immediata eseguibilità.
Il successivo punto all’ordine del giorno, richiesto dai consiglieri del Gruppo Misto, Salvatore Miano, Sebastiano Trapani e Fabrizio Cultrera, ha riguardato la “Determinazione delle aliquote Tasi, Imu e tari”, atteso che il 30 settembre era il termine ultime per la loro scelta.
Su questo punto è intervenuto il capogruppo di maggioranza di Progetto di Comunità, Gaetano Amenta, per rilevare alcune discordanze rispetto a precedenti confronti con la minoranza, in quanto sul punto in questione “si può solo discutere non essendo prevista alcuna modifica di proposte presentate dall’Amministrazione, organo preposto a farlo, al momento del Bilancio di Previsione. Né tantomeno i consiglieri di minoranza hanno provveduto ad istruire o far conoscere le proposte di questa sera”.
Sulla stessa scia anche l’intervento del Sindaco Amenta.
Dal canto suo il capogruppo Miano, in quanto richiedente la discussione sul punto in questione, ha inteso precisare: “Il Consiglio è chiamato comunque a decidere per cui abbiamo ritenuto opportuno non far trascorrere il termine senza poter fare proposte”.
A rafforzare questa tesi anche l’intervento del consigliere Sebastiano Trapani: “L’obiettivo della minoranza è quello di abbassare le tasse, lo stesso obiettivo dei consiglieri che una volta erano in minoranza e poi sono passati in maggioranza. Di fronte ad una scadenza e al fatto che dalla maggioranza e dall’Amministrazione non è stata presentata alcuna proposta, noi sulla falsa riga del piano dei tagli e delle riduzioni della spesa proposto nel 2013 dal vicesindaco Pietro Savarino, quand’era consigliere di opposizione, abbiamo preparato questo piano per chiedere la riduzione di 2 punti dell’Imu”.
A Trapani e a Miano ha ribattuto il capogruppo Gaetano Amenta: “Più volte siamo stati disponibili al confronto e a discutere, comunicando in più occasioni al capogruppo di minoranza il lavoro che l’Amministrazione stava facendo per tagliere le spese e arrivare ad una riduzione dell’Imu. Ma una nuova legge regionale, di cui anche questo Consiglio ha preso atto, ci obbliga alla monetizzazione delle somme che non abbiamo potuto riscuotere (Imu, Tari, Tasi, ecc) perché i cittadini non hanno pagato, che nel nostro Comune si aggirano intorno al 50%, creando un Fondo di Garanzia per questo non riscosso (36% nel 2015, 50% nel 2016, e 60% nel 2017). Li abbiamo dovuto mettere tutti i risparmi che l’Amministrazione ha operato con tagli e riduzioni”.
All’intervento di Amenta ha fatto seguito quello del Vice Sindaco, Pietro Savarino, ricordando ai consiglieri di minoranza che quando il suo gruppo era all’opposizione ha sempre presentato proposte concrete sul Bilancio approntato dall’Amministrazione, analizzando e studiando ogni capitolo di spesa: “Qui invece si parla senza proposte, perché 2 punti di Imu equivalgono a 340 mila euro, tanto quanto l’Amministrazione aveva recuperato attraverso le riduzioni e che abbiamo dovuto inserire nel Fondo di Garanzia. Nessuno tiene conto che per una legge di Stato e Regione, il Comune di colpo si trova privato di un buon 10% delle sue risorse, circa 600 mila euro, che avrebbero potuto contribuire ad alleggerire la pressione della fiscalità locale sui cittadini. Pertanto, non siamo mai venuti meno ai nostri obiettivi iniziali, tantè che come Amministrazione avevamo già approntato una bozza di Bilancio che per i ritardi della Regione e l’introduzione di queste nuove normative abbiamo dovuto cambiare. Ciò nonostante, siamo convinti che da qui a fine anno, grazie al lavoro che stiamo facendo anche sui rifiuti, avremo un risultato positivo”.
Per il Sindaco Amenta la proposta della minoranza “avrebbe solo il merito di mandare in squilibrio il Bilancio, con il conseguente innalzamento al massimo di tutte le aliquote decise dal commissario che verrà a sostituire il Consiglio nel frattempo per legge sciolto. Nessuno che parli delle leggi imposte ai Comuni dallo Stato e dalla Regione, o del 60% di disoccupazione che costringe i cittadini a non pagare i tributi e le tasse, come se tali normative o tali condizioni l’avesse determinate il Sindaco o l’Amministrazione di un Comune”.
Dopo l’intervento del Sindaco il Presidente Zocco su richiesta del consigliere Miano propone dieci minuti di sospensione.
Al rientro in aula si decide il deposito agli atti delle proposte di tagli del consigliere Trapani e quelle per approntate dal capogruppo Miano per il trimestre Ottobre – Novembre – Dicembre 2015, visto che già l’Ente ha comunque operato.
Tra i tagli proposti, oltre alla cancellazione all’Ufficio Stampa, alla riduzione delle indennità degli Amministratori e dei Dirigenti, anche il 50% delle spese sul randagismo, la riduzione dell’indennità di posizione del personale, il contributo all’Unione dei Comuni, la riduzione degli interventi in favore di anziani, disabili e cittadini bisognosi.
Per quanto riguarda randagismo e tagli agli interventi per anziani e disabili, sono intervenuti i rispettivi Assessori, Seby Cascone e Marilena Miceli, ricordando come proprio questi interventi sono obblighi di legge che non attuarli penalizzerebbero il Comune.
E in tema di penalizzazione, è stato ancora una volta il Sindaco Amenta a ricordare come siano quattro oggi gli elementi che operano contro i Comuni: il Patto di Stabilità che ne frena la spesa e gli investimenti; il Fondo di garanzia che assorbe i risparmi a seguito dei mancati introiti; il taglio da parte dello da parte dello Stato del Fondo di Solidarietà; e il taglio da parte della Regione dei trasferimenti.
“Atteso che – ha proseguito Amenta – a tutt’oggi non sono stati trasferiti le competenze del 2014 mentre il Comune si indebita pagando interessi passivi per garantire gli stipendi e i servizi. Tutte somme che vengono meno al Bilancio del Comune”.
Nella discussione, prima della sua chiusura, sono intervenuti anche il consigliere Seby Gazzara, il Presidente Zocco, il consigliere Trapani e il capogruppo Gaetano Amenta, mentre il Segretario Generale, Sebastiano Grande, sottolineava a chi chiedeva il voto, che nessuna deliberazione era possibile su proposte non istruite come nel caso in oggetto.
Prima di chiudere la seduta il capogruppo Miano ha aperto il tema della Tari, sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e della riciclaggio, lamentando come i dati, nonostante il porta a porta, sino ancora bassi, intorno al 15%, per cui necessita un maggiore intervento in termini di “pubblicità” tra i cittadini, nelle scuole, nelle associazioni e così via.
L’Assessore all’Ambiente, Pietro Savarino, si è riservato di controllare ed analizzare i dati in altro momento annunciando l’imminente pubblicazione del nuovo bando per l’appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e di raccolta differenziata, tenuto che quello precedente è già in regime di proroga.