Priolo – Dopo cinque anni di presidenza del Ciapi l’On. Egidio Ortisi finisce il suo mandato. Stamani durante una conferenza stampa il presidente del Ciapi Egidio Ortisi e il direttore dell’ente Luciana Rallo hanno fatto un bilancio delle attività dell’ente. Un resoconto positivo che ha portato il Ciapi in questi cinque anni a centro di eccellenza. Basti pensare che l’Ente ha avuto il bollino blu della Unione Europea. Molti i progetti che sono stati realizzati in questo quinquennio come il progetto Anchise che nel 2011 sono stati realizzati tre percorsi formativi finalizzati alla formazione di assistenti familiari. Sono state altresì fatte attività di ricerca: Banca del tempo, Disagio Giovanile e il progetto per la realizzazione presso i locali del Ciapi di un museo di archeologia industriale finalizzato al recupero della storia, alla valorizzazione e alla fruizione del lavoro industriale. Un altro progetto è stato quello della Città dei Mestieri con l’intento di di recuperare e valorizzare gli antichi mestieri ormai quasi estinti eppure sempre ricercati quali ad esempio il liutaio, il costumista teatrale, il tecnico delle luci. Per non parlare di uno dei più importanti progetti che ha svolto il Ciapi cioè il progetto Spartacus il quale aveva il compito di supportare i processi di inserimento professionale, attraverso la sperimentazione di politiche attive del lavoro che portino all’innalzamento delle competenze professionali dei lavoratori percettori di misure di sostegno al reddito.
“Io sono convinto intanto che nel 2000 non esiste il “ghe pensi mi” – dichiara il presidente Egidio Ortisi -, esiste il lavoro di gruppo. Se ognuno nel suo posto giusto contribuisce a formare un puzzle armonico allora l’intrapresa va avanti e ha successo. Per cui il successo di questi anni del Ciapi è legato non solo all’intraprendenza del suo presidente, del commissario straordinario Pio Guida che ha svolto la funzione di consiglio di amministrazione ma soprattutto dal punto di vista della gestione è dovuta al lavoro intelligente, competente e indefesso della dott.ssa Luciana Rallo e dei suoi collaboratori. In questi cinque anni il Ciapi è diventato centro di eccellenza con un riconoscimento non solo casareccio della regione Siciliana ma con un riconoscimento del bollino blu dell’Unione europea. Il Ciapi opera in house prividing, significa che partecipa a finanziamenti senza partecipare a bandi di gara è l’ente strumentale della Regione significa che svolge lo stesso ruolo, fatte le debite proporzioni, che le prefetture svolgono per conto del Ministero dell’interno. Cioè un organo periferico che però svolge tantissime cose che non riuscirebbero a Palermo all’assessorato a realizzare non fosse altro che per motivi di tempo. Dal primo mese della mia presidenza, siamo riusciti, intanto – aggiunge -, a far recuperare undici anni di vacatio contrattuale ai dipendenti. Alla fine li abbiamo fatti passare anche regionali. Per le azioni progetto Spartacus come esempio di buona prassi amministrativa. Noi abbiamo operato su 36 milioni di euro per sei mesi con 1753 operatori, abbiamo finito di pagare a metà aprile, metà maggio avevamo già rendicontato, pagato tutti i dipendenti, tutti i fornitori e restituito 490 mila euro alla Regione Siciliana. Abbiamo amministrato l’infinito vi dico come lasciamo il Ciapi. Abbiamo fatto contratto di formazione con Blutec che forma 700 ex dipendenti della Fiat di Termini Imerese. Abbiamo fatto un contratto con la British Telecom che forma 270 dipendenti di un call center di Palermo. Abbiamo individuato 35 start- up per imprese giovanili alle quali la Regione con fondi europei di garanzia giovani permetterà da 1 a 50 mila euro di cominciare un’intrapresa nei settori trainanti dell’economia siciliana perchè in prospettiva e quella di rendere il Ciapi sempre più autonomo dalla “mammella” Regione. Di farlo diventare sul piano dell’autofinanziamento capace di produrre perchè altrimenti è chiacchiera e mantenimento”.
Salvatore Pappalardo