Il Presidente della Regione Crocetta, è impegnato in queste ore “a far digerire” agli alleati di governo la scelta dell’Avv. Antonio Fiumefreddo, considerato in precedenza vicino all’ex Presidente Raffaele Lombardo, da Crocetta individuato per ricoprire il ruolo di Assessore alle Attività Produttive in sostituzione della dimissionaria Linda Vancheri vicina a Confindustria Sicilia. Ecco cosa argomenta il Governatore: “Credo che Fiumefreddo sia un uomo chiave per la giunta e le scelte di governo che dobbiamo fare: questo non lo può mettere in discussione nessuno perché nel patto originario con i partiti il presidente aveva diritto a nominare due assessori e in atto tutti gli assessori sono espressione delle forze politiche; Antonio Fiumefreddo non appartiene ad alcun cerchio magico; mi sono stancato con questa discussione sul cerchio magico – continua ancora Crocetta – anche perché non esiste. Trovo incredibile che qualsiasi persona accanto a me venga bollata come cerchio magico, perché non gestisce un bel nulla. La mia vita dimostra che io sono antitetico a ogni forma di gestione del potere, faccio il presidente della Regione per governare in favore del popolo siciliano. E’ normale che scelga sulla base di sensibilità culturali e politiche che mi sono vicine e congeniali. Il vero cerchio magico è quello di chi, da decenni, gestisce la sanità, gli appalti, le clientele e da troppo potere trae fonte di arricchimento – aggiunge – Nessuno può pensare che persone a me vicine facciano parte di un cerchio magico anche perché se invece sono vicine ad altri allora no, non si parla di cerchio magico”. Per Crocetta questo “è uno schema inaccettabile e sono stanco di polemiche che rasentano il ridicolo, a volte ingenerose perché mettono in discussione personalità che si battono per la legalità e per le riforme”.
Nel mese di Luglio quando restò coinvolto nelle polemiche sulle intercettazioni tra il suo medico personale, poi arrestato, Matteo Tutino ed il Commissario dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello Giacomo Sampieri, Crocetta dichiarò che aveva pensato anche al suicidio, e che proprio l’Avv. Fiumefreddo lo aveva salvato chiamandolo al telefono e poi raggiungendolo immediatamente. In precedenza l’Avv. Fiumefreddo era già stato nominato da Crocetta Assessore Regionale, ma fu poi costretto a dimettersi nel giro di 24 ore.(fonte la gazzetta nissena.it)