Etna, compare un “pit crater” anche nella Bocca Nuova
E sono tre: dopo la Voragine ed il Nuovo Cratere di Sud-Est, adesso anche la Bocca Nuova ha un suo “pit crater” ben attivo, una bocca aperta sul fondo della cavità nord-occidentale di questo cratere sommitale, che emette gas in pressione (foto al centro in evidenza). È l’Etna che prova a svegliarsi dal suo torpore invernale, ma lo fa con i suoi tempi, questa volta lenti e progressivi.
Dopo la vigorosa eruzione di maggio 2016, i crateri sommitali si sono “riaccesi” uno alla volta. Ha iniziato la Voragine, il 7 agosto, aprendo una bocca incandescente in prossimità del suo orlo orientale (foto in evidenza, a destra). Solo gas da quella bocca, ma emesso a temperature molto elevate (> 700 °C), tanto da colorare di rosso lo stesso pennacchio gassoso.
Due mesi dopo, il 10 Ottobre, una piccola esplosione frammenta il “tappo” di lava che in precedenza occludeva la Bocca Nuova; è il primo segno che anche questo cratere sommitale vuole farsi nuovamente sentire, e lo fa attraverso una lenta ma costante subsidenza (sprofondamento) del fondo craterico, che disegna due cavità dal bordo semicircolare, tra loro adiacenti.
Quindi entra in scena il Nuovo Cratere di Sud-Est, dapprima con sporadiche emissioni di cenere e poi, nelle ultime settimane, attraverso una moderata attività stromboliana ben visibile dai centri urbani che sorgono sulle pendici del vulcano (foto in evidenza, a sinistra). Si tratta di piccole esplosioni che lanciano in aria brandelli di magma incandescente che poi ricade al suolo attorno alla stessa bocca eruttiva. Poca cenere accompagna questa attività, che il vento disperde rapidamente in atmosfera, ma che inizia a sporcare l’abbondante manto nevoso presente in area sommitale. E pochi giorni dopo l’inizio di questa attività stromboliana, il 30 gennaio 2017 uno sciame sismico interessa il fianco sud-occidentale dell’Etna, a Nord di Ragalna. La scossa più forte, di magnitudo M 3.5, è stata avvertita anche nei comuni della zona nord del Siracusano.
Infine, le migliorate condizioni meteorologiche hanno consentito nei giorni scorsi di osservare da vicino anche l’interno della Bocca Nuova. La Guida Vulcanologica Marco Ponte ha scattato la foto in evidenza al centro, in cui si apprezza l’emissione di un pennacchio gassoso frammisto a poca cenere. È evidente che adesso sul fondo del cratere si è aperta una bocca che degassa con costanza ed efficienza. Il gas emesso in pressione “pulisce” il condotto eruttivo, emettendo la cenere di colore marrone scuro e grigiastro visibile nella foto.
Marco Neri*
*Primo Ricercatore, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Sezione di Catania, Osservatorio Etneo
(Foto in evidenza: Boris Behncke (Nuovo Cratere di Sud-Est), Marco Ponte (Bocca Nuova) e Marco Neri (Voragine))