Floridia – Grandi applausi, nell’aula magna del plesso Pirandello, per i vivaci e bravi protagonisti di una sorprendente drammatizzazione dal titolo “In viaggio con Ulisse”. I 18 bambini della 3 ͣ B della scuola dell’infanzia del plesso Giusti, coordinati dalle docenti Concita Carpinteri e Gina Riggi, hanno messo in scena alcuni passi dell’Odissea, con un linguaggio e una trama adeguati ai loro 5 anni. In un viaggio avvincente sulle coste del Mediterraneo, tra rime e canti, i bambini hanno dato vita ai personaggi più noti del poema (Ulisse, Polifemo, le Sirene, la maga Circe, la bella Calipso, il re Alcinoo, Penelope, Telemaco e perfino il cane Argo), conquistando la platea di genitori e amici. Sullo sfondo una barca e un suggestivo cavallo di legno (realizzati dal genitore G. Grassidonio), da cui, a sorpresa, sono usciti piccoli guerrieri achei, a ricordare l’impresa più gloriosa dell’eroe Ulisse. Ad introdurre i vari momenti del viaggio, un simpatico Omero, rigorosamente cinto di alloro, e poi Atena benevola e Poseidone furioso, a dettare rispettivamente il bello e il cattivo tempo per il mitico eroe. “Questa è la nostra personale conclusione del progetto d’Istituto A spasso con temporella, una macchina del tempo immaginaria su cui siamo saliti più volte durante l’anno”, così hanno spiegato le due docenti. “Per gli alunni di 5 anni l’argomento previsto era ‘il mito’. E cosa poteva esserci di più adatto dell’Odissea, regina del mito e poema madre di tutte le storie? È stato facile entusiasmare i piccoli con un racconto così avventuroso, vario nei personaggi e carico di emozioni. Poter diventare eroe, dea, guerriero o regina, viaggiare con la fantasia e vivere mille avventure: il divertimento era assicurato!” continua l’insegnante C. Carpinteri. “E inoltre, non dimentichiamo i benefici che comporta salire così piccoli su un palco e recitare davanti ad un pubblico: maggiore autostima, fiducia in se stessi, consapevolezza di sé”, commenta l’insegnante G. Riggi. Sempre più di rado si assiste alle vecchie recite scolastiche, definite da alcuni addirittura ‘obsolete’. Certamente fare teatro con bimbi così piccoli è molto impegnativo, ma la soddisfazione finale è grande e la validità didattica immensa. I bambini imparano ad ascoltare se stessi e a rispettare gli altri, a concentrarsi verso un obiettivo comune, che è lo spettacolo finale. Sperimentano le proprie potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore, e sviluppano il potenziale fantastico e la creatività che è dentro di loro. E infine, riguardo alla scelta del tema, difficile solo in apparenza, le due docenti invitano a riflettere: “Ulisse e gli altri eroi non sono poi così diversi dal principe azzurro delle storie europee; chi ha detto che Elena o Penelope non possano a tutti gli effetti giocare il ruolo delle principesse in attesa?” Questo straordinario gruppo di lavoro, costituito da docenti qualificate, alunni entusiasmati e genitori collaborativi, ha dimostrato che le storie antiche non tramontano mai, così come le buone pratiche didattiche.