La Gazzetta Siracusana

Floridia, piano dei rifiuti, il consiglio comunale non prende atto del decreto regionale. Maggioranza e opposizione chiedono l’intervento della Procura

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Floridia- Il consiglio comunale con 8 voti a favore, 2 contrari, e 2 astenuti ha approvato un emendamento proposto dall’opposizione ha deciso di non prendere atto del decreto n. 994 del 1/7/2015 di avvenuta approvazione, da parte della Regione Siciliana del “Piano d’intervento per l’organizzazione e la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti nell’ARO coincidente con il territorio del comune di Floridia; di non revocare la deliberazione di consiglio comunale del 29 giugno 2015. E non approvare il quadro economico e capitolato d’oneri. A questa decisione da parte del consiglio comunale si è arrivati dopo una lunga discussione, fatta di accuse reciproche da parte di maggioranza e opposizione. L’emendamento approvato ha avuto il parere negativo del funzionario del comune di Floridia. Adesso opposizione e amministrazione promettono battaglia per vie legali. Infatti le due fazioni invieranno gli atti alla procura della Repubblica. In questo clima incandescente non si fa altro che allontanare i cittadini dalla politica. L’assessore Faraci ci ha dichiarato: “Non prendono atto del decreto regionale che è un decreto legge non impugnato quindi a tutt’oggi è una legge non ne prendono atto e lo bocciano anche se in teoria non si può bocciare un decreto regionale. Non prendono atto bocciano la presa d’atto non prendono atto del decreto regionale e lasciano in vigore la loro delibera di consiglio comunale su cui la Regione si è espressa dicendo che la proposta del consiglio comunale non è migliorativa rispetta a quella del decreto di cui non ne possono tenere conto. Nel frattempo loro hanno presentato una mozione chiedendo al dirigente di revocare in autotutela il proprio decreto. In ogni caso il dirigente non può revocare in autotutela su cui non c’è stato alcun ricorso, nessuno che l’ha impugnato entro 60 g. Comunque è effettivo è legge oggi. E tra l’altro non ci sono i presupposti di illegittimità visto che negli altri comuni sono stati approvati ed utilizzati allo stesso modo per indire le gare d’appalto. La proposta di Carpinteri dice soltanto di aggiungere alla proposta dell’amministrazione la parola “non” significa, di non prendere atto, non revocare, di non proseguire alla approvazione del decreto. Quindi esattamente il contrario di quello che abbiamo proposto noi, vuol dire bocciare quello che abbiamo proposto noi. La sintesi è questa il consiglio ha bocciato la proposta di presa d’atto del decreto regionale. Inoltrare alla procura insieme agli atti che già abbiamo inoltrato anche questo ulteriore atto del consiglio comunale. E illegittimo il loro modo di procedere”.

Sulla votazione di ieri sera abbiamo sentito anche il consigliere di opposizione Salvo Burgio: “ Non è un andare contro la Regione tant’è che noi abbiamo già votato una mozione con la quale chiediamo alla Regione di annullare in autotutela il decreto assessoriale approvata la scorsa settimana. Con questa delibera noi non facciamo altro che continuare a fare esistere la nostra delibera di consiglio comunale e che non è stata mai bocciata dall’assessorato. Quindi noi cosa facciamo. Non bocciamo la nostra delibera di consiglio comunale e ancora siamo in attesa che la Regione si esprima perchè la Regione non è che si è espressa con un decreto di bocciatura della nostra delibera di consiglio comunale. Nella sostanza facciamo rivivere la nostra delibera di consiglio comunale dopo di che è nostra intenzione modificarla, ottenere il parere positivo del funzionario e rimandarla a Palermo per materialmente farci emanare un decreto assessoriale. Non c’è nessuna linea di intervento che il centro comunale di raccolta deve essere privato. Il comune di Comiso dopo 13 giorni lo stesso Armenio approvava un decreto assessoriale nel quale diceva che il centro comunale di raccolta fosse pubblico. Nonostante ci sia il parere negativo del funzionario e poi c’è una comunicazione dell’assessorato dove ci dice che il piano deve essere approvato dal consiglio comunale e ci vuole il parere della SSR cosa che questo piano non ha. Noi stasera ci siamo assunti la nostra responsabilità anche quella di un eventuale intervento della procura della Repubblica”.

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