Considerate le precarie condizioni di salute di alcuni migranti già a bordo del Monte Sperone a seguito del primo salvataggio, sull’unità del Corpo ha preso imbarco l’equipe sanitaria del cooperante pattugliatore Di Bartolo della Guardia di Finanza, che ha prestato le prime cure alle persone più bisognose. Durante il soccorso al natante in maggiore difficoltà, occupato da 173 migranti tutti trasbordati sul Monte Sperone, i mezzi navali del Corpo venivano raggiunti dalla Nave Espero della Marina Militare italiana.
Terminate le attività di soccorso, il Monte Sperone, con 584 persone, tra i quali sono stati individuati due sospetti scafisti, iniziava la navigazione verso le coste italiane.
Il pattugliatore Di Bartolo, intanto, dirigeva per il soccorso di una quarta imbarcazione, con 294 migranti, individuata dalle unità navali della Guardia di Finanza poco distante dal luogo dei precedenti 3 avvistamenti. Tutti gli occupanti venivano trasbordati sull’unità delle Fiamme Gialle che al momento sta dirigendo alla volta di Lampedusa.