Siracusa – Fare emergere le strategie condivise di diversificazione pe migliorare il reddito dei pescatori e delle loro famiglie e rendere l’attività di pesca sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, contribuendo alla vitalità delle zone costiere della Sicilia.
Si parlerà di questo a Siracusa giovedì 12 novembre a partire dalle 16, nella Sala “Ferruzza-Romano” nella sede dell’Area Marina Protetta del Plemmirio (sita nel comprensorio del Castello Maniace in Ortigia) prescelta come tappa del progetto per lo sviluppo della pesca sostenibile denominato DIVERSO un acronimo che sta per “DIVERsificazione delle attività di pesca e SOstenibilità delle zone costiere della Sicilia Orientale“.
Il progetto è finanziato dal Dipartimento della pesca mediterranea della Regione siciliana e coordinato dalla professoressa Giuseppina Carrà, docente del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania, ha previsto una serie di incontri itineranti con tutti i soggetti coinvolti (il programma è consultabile sul sito www.pescadiverso.com) ed è decollato nel mese di ottobre.
Un confronto che anche a Siracusa coinvolgerà ricercatori universitari, rappresentanti delle istituzioni pubbliche e della Regione siciliana, pescatori, imprese del settore turistico e HORECA (Hotellerie-Restaurant-Catering): tutti insieme per valutare le strategie e le concrete opportunità di sviluppo del territorio costiero, secondo un approccio di ricerca finalmente “partecipativo”.
L’obiettivo finale è quello di individuare percorsi condivisi di diversificazione delle attività collegate alla pesca artigianale, contribuendo così alla transizione verso una pesca sostenibile e alla vitalità delle zone costiere della Sicilia.