I consiglieri di Primavera Floridiana tentano una mediazione per il piano rifiuti

Floridia – I consiglieri comunali di Primavera Floridiana Caccamo, Italia, Lo Giudice e Giuliano intervengono sulla attuale situazione politica che si è venuta a creare all’interno del consiglio ma anche della gestione della giunta municipale. “Nella vita, ma soprattutto nella vita politica gli atti di umiltà migliorano sempre la qualità dell’esistenza di chi li compie e di chi ne usufruisce. I sottoscritti consiglieri di Primavera floridiana devono riconoscere che la consiliatura apertasi nel maggio del 2012 e la sindacatura Scalorino, dopo 3 anni e 9 mesi, non sono certo destinate ad essere ricordate come le migliori degli ultimi decenni. Da una parte, un Sindaco – dichiarano i consiglieri di Primavera Floridiana -, che, pur volenteroso, è finito nel vortice dell’autopromozione, smarrendo l’orizzonte delle problematiche fondamentali e di prospettiva della città, contento solo di iniziative marginali. Dall’altra, una pletora di oppositori che, man mano che si avvicinano le elezioni, dimentica il senso del bene collettivo e boccia ogni iniziativa dell’Amministrazione, a prescindere dalla sua validità, pur di non avvantaggiare la corsa dell’avversario alle prossime elezioni amministrative. Nel mezzo, noi di Primavera floridiana, rei di esaminare i provvedimenti all’esame dell’aula uno per uno, assumendo posizioni favorevoli o contrarie, senza pregiudizi ma esclusivamente nel merito di ognuno di essi, e, quindi, diventando di volta in volta, agli occhi e nel giudizio dei tifosi dell’una o dell’altra parte, stupidi o venduti. L’ultimo esempio? La storia del Piano dei rifiuti. È mai possibile che, dopo mesi e mesi, non si riesca a trovare una soluzione ragionata fra i 20 consiglieri comunali e l’Amministrazione per migliorare, come già stanno facendo i nostri paesi confinanti, la situazione della raccolta e dello smaltimento dei nostri rifiuti? Secondo noi, ciò avviene perché l’argomento non conta più in sé o per sé ma per le refluenze e/o le paure clientelari e propagandistiche che comporta. E con esso, tutto il resto. Sembra che il nostro Comune – aggiungono – abbia improvvisamente smarrito il senso del dibattito politico-amminisrativo. Sembra che la politica, che è l’arte nobile del mediare in funzione del bene comune, sia totalmente scomparsa. Questo significa che, alle prossime elezioni comunali, non si confronteranno più idee e progetti pur diversi, tutti legittimi, sul presente e sul futuro di Floridia, ma torme di tifosi al seguito di semplici individui in lotta fra loro all’insegna del “levati tu, che mi ci metto io!”. È la morte della politica! Noi faremo l’ultimo tentativo di mediazione fra le parti. Se non ci riusciremo, ci si può mettere tutti d’accordo, Amministrazione e Consiglio comunale, per riconoscere che forse è il momento di staccare la spina ed evitare l’agonia di una Comunità, che ha avuto tanta fiducia in ognuno di noi, eleggendoci, e che stiamo dimostrando di non meritare”.