Priolo – Le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec e la Rsu della Ias di Priolo, a valle della partecipata assemblea svoltasi stamane, esprimono preoccupazione ed incertezza per il futuro dell’azienda e dei 60 dipendenti.
“Dallo scadere della concessione con l’Irsap, il sindacato non è mai stato coinvolto avendo la possibilità di esprimere il pensiero dei lavoratori, circa l’assetto futuro del depuratore consortile – dichiarano le tre sigle sindacali -, lasciando nel limbo 60 famiglie del nostro territorio che non possono guardare con serenità al futuro. L’ importanza strategica del depuratore per l’intera area industriale, che negli anni ha permesso di cogliere importanti risultati dal punto di vista ambientale, non può essere compromessa dall’ipotesi di una gestione privata dell’azienda, poiché da oltre 30 anni la presenza della componente pubblica in azienda ha consentito un corretto controllo della gestione, evitando il contraddittorio fenomeno di controllore/controllato, che l’affidamento ai soci privati genererebbe. Mentre è in corso la proroga di sei mesi – aggiungono -, nessuno sembra ascoltare il grido d’allarme lanciato dai lavoratori circa lo stato carente dell’impianto, che necessità interventi manutentrici straordinari per mantenere l’efficienza dimostrata in questi anni. L’assemblea dei lavoratori ha unanimemente individuato nel rinnovo della convenzione scaduta il 31 dicembre 2015 la via d’uscita naturale a questa situazione di impasse, in questo contesto è stata accolta la decisione dell’ultimo Consiglio di Amministrazione di muoversi in questa direzione. Tale unione di intenti deve servire a fare sistema in un percorso condiviso che riesca a dirimere a breve la questione, per questo le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec coinvolgeranno i rappresentanti delle istituzioni e della politica del territorio affinché nei tavoli ufficiali si discuta e si trovi una soluzione, scongiurando il pericolo dell’innalzamento della tensione sociale”.