SIRACUSA – Ad un mese esatto dalla visita del Santo Padre Francesco, il reliquiario della Madonna delle Lacrime sarà a Sarajevo, la Gerusalemme dell’Occidente, dove vi convivono culture, religioni, etnie diverse. Una missione, da mercoledì 8 a lunedì 13 luglio, voluta dal cardinale Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo e presidente della Conferenza Episcopale bosniaca, che ha chiesto nella sua Diocesi martoriata il reliquiario della Madonna delle Lacrime.
“Una missione molto importante. Il reliquiario supera i confini dell’Italia – spiega il rettore della Basilica Santuario
della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno – e viene accolto nella Diocesi di Sarajevo dal cardinale Vinko Pulijc, che direttamente venendo in Santuario lo scorso novembre ha conosciuto la storia della Madonna delle Lacrime ed ha fatto richiesta al nostro arcivescovo di averlo in Diocesi. Sarà un momento significativo soprattutto per ciò che ha rappresentato Sarajevo negli anni ’90 con la guerra nei Balcani”.
Intenso il programma della sei giorni: “Saremo a Sarajevo, a Srebrenica, saremo all’interno del cimitero dei musulmani e vivremo un momento significativo pensando al dolore vissuto all’interno di questa Arcidiocesi. Pensiamo che i cattolici – continua don Luca – prima della guerra dei Balcani erano più di 500 mila ed ora sono ridotti a meno di 200 mila a Sarajevo. Il cardinale ha voluto proprio la presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime per dare forza e sostegno come grido di speranza per questa Chiesa”.
Il programma prevede la visita alla sinagoga, con l’accoglienza del responsabile della comunità ebraica di Sarajevo,
Eli Tauber, dove ci sarà un preghiera ecumenica per la pace. La visita al cimitero musulmano della strage di
Srebrenica ed una preghiera interreligiosa per la pace con i rappresentanti ebrei, musulmani e cattolici.
“Nella bolla di indizione Papa Francesco ha parlato della misericordia come tema che può essere ecumenico, che
tocca anche le realtà di ebrei e musulmani. La misericordia è vissuta da queste due grandi religioni. In questa missione – ha concluso don Luca Saraceno – il reliquiario farà vivere una preghiera ecumenica con musulmani ed
ebrei. Entreremo nella sinagoga e poi condivideremo un momento di comunione con l’Imam di Srebrenica”.