Siracusa – “Questa Amministrazione, sin dal suo insediamento e non avendo ereditato nulla dalle precedenti, ha iniziato un percorso virtuoso al fine del raggiungimento degli obiettivi Comunitari, il famoso “20-20” che prevede la riduzione delle emissioni in atmosfera almeno del 20%, la produzione di almeno il 20% del fabbisogno di energia ricavandolo da fonti rinnovabili, l’aumento del 20% dell’efficienza energetica degli edifici ricadenti nel territorio comunale”: lo dichiara il sindaco, Giancarlo Garozzo intervenendo in merito alle attività del Comune in campo energetico.
Continua il Sindaco: “In due anni di attività questa Amministrazione ha ottenuto finanziamenti pari a circa 8 milioni di euro solo nell’ambito dell’energia derivanti dal “POI Energia” che ci hanno permesso di realizzare i progetti “Smart cities” e quelli di relamping dell’Istituto comprensivo di Ortigia; al contempo ed in attesa della nuova programmazione Europea, ci siamo dotati dei progetti esecutivi
per tutti gli altri istituti scolastici della città.
A questo vanno aggiunti gli interventi sugli impianti di pubblica illuminazione in Ortigia, quelli sugli impianti semaforici, e la realizzazione dell’impianto fotovoltaico nel parcheggio del Tribunale, tutti già appaltati ed i cui lavori cominceranno a settembre. Senza contare il gran lavoro di sensibilizzazione ottenuto grazie ad una miriade di iniziative ed attività. Inoltre siamo in attesa delle decisioni della Regione sullo sblocco dei “Fondi Jessica”, con ben 5 progetti per 4 milioni di euro di lavori, già approvati in linea tecnica ed amministrativa con Decreto della Corte dei Conti, riguardanti la riqualificazione energetica di alcuni tratti dell’impianto di pubblica illuminazione e l’acquisto di 5 bus navetta elettrici. Francamente mi sembra che di cose ne sono state fatte”.
Rispondendo al Movimento 5 Stelle nel merito tecnico della vicenda, interviene Riccardo Messina, responsabile dell’ufficio energia del Comune: “Il PAES, Piano di Azione per le Energie Sostenibili, è l’atto conseguenziale all’adesione al “Patto dei Sindaci” e scaturisce dall’analisi dell’IBE (Inventario di Base delle Emissioni) che individua tutte le fonti di CO2 ricadenti nel territorio comunale. L’Amministrazione –
continua Messina – ha scelto di non usufruire delle risorse economiche, messe a disposizione dalla Regione per la redazione del PAES, preferendo lavorare con le risorse umane del territorio perché non crediamo nei PAES preconfezionati buoni per tutti i territori, anche per quelli diversi dal nostro. Ad oggi possiamo affermare con certezza che la scelta dell’Amministrazione è stata azzeccata anche da un punto di vista finanziario in quanto le somme enunciate dalla Regione Siciliana non esistono. La loro copertura avveniva attraverso i fondi PAC, poi ritirati dal Governo e non assegnati alle Regioni dell’Obiettivo convergenza. Pertanto i Sindaci che avevano sottoscritto degli incarichi per la redazione del PAES si ritrovano, oggi, con un buco in bilancio”.
Messina ripercorre poi l’iter della vicenda del Patto dei Sindaci, che prevedendo inizialmente la presenza delle Province regionali poteva essere inficiato nella sua costituzione: “Nel 2013, a Bruxelles il Comune di Siracusa ha sottoscritto il “Patto Archimede” del quale è capofila mentre la Regione ne è coordinatrice, superando di fatto eventuali problemi amministrativi derivanti dalla cancellazione delle Province regionali e dalle conseguenti rimodulazioni delle competenze in materia.
In seguito si è proceduto ottemperando a quanto indicato nelle linee guida del “Covenant of Mayors” e del DDG 413/2013 emanato dalla Regione Siciliana adeguando le strutture amministrative interne al fine di ottimizzare le risorse umane disponibili. Si è pertanto costituito l’ufficio Energia che insieme all’ufficio Europa stanno procedendo non solo alla redazione del PAES ma allo stesso tempo stanno attuando una serie di azioni tese al raggiungimento degli obiettivi siglati con il Patto dei Sindaci. Ad oggi è completato l’IBE, l’Inventario di Base delle Emissioni; si stanno analizzando i dati ottenuti e tenendo conto delle azioni già intraprese si stanno elaborando futuri interventi mirati al raggiungimento degli obiettivi. Chiaramente per far questo bisogna tener conto delle risorse economiche che proverranno, in gran parte, dalla futura programmazione Europea che dovrebbe essere pubblicata a breve”.