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La Pinerolo una Brigata all’avanguardia

 

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La Brigata meccanizzata “Pinerolo” di stanza a Bari ha una storia di 193 anni. La “Pinerolo ha partecipato a tutte le operazioni all’estero e dal 2010 abbiamo costantemente con una unità “Freccia” in Afghanistan. Per un semestre vi è stata la presenza di un reggimento al comando di un colonnello alle dipendenze della Brigata “Folgore”. La Brigata “Pinerolo” è quasi completamente schierata in Puglia tranne una piccola appendice a Castrovillari in Calabria dove c’è una compagnia del Genio che dipende dal reggimento di Foggia. Sempre a Foggia abbiamo il reggimento Genio e il reggimento artiglieria “Trieste”. A Barletta c’è il reggimento forza NEC che è il primo reggimento della Brigata che ha avuto i “Freccia”. A Trani invece è dislocato secondo reggimento fanteria che è stato il secondo ad aver ricevuto il “Freccia”. Poi abbiamo il terzo reggimento di fanteria ad Altamura che da qualche anno ha sostituito il reggimento carri. Il reggimento carri vista l’importanza e utilità per il reggimento è stato trasferito a Lecce. Ad Altamura vi è anche il reggimento Bersaglieri. A Bari invece abbiamo il Comando Brigata, insieme al reparto comando c’è il battaglione che supporta il comando Brigata. Da alcuni mesi si è schierato a Bari anche il 10° reggimento trasporti che è comandato dal colonnello Saiardi.

La somma di tutti questi reggimenti fa si che la Brigata “Pinerolo” sia la seconda Brigata più grande dell’Esercito. La Brigata conta sui 5000/5500 militari. La Brigata in Puglia ha molte aree addestrative ed è forse per questo che la “Pinerolo” è stata scelta per portare avanti il progetto forza NEC. Il processo forza NEC è il processo di ammodernamento dell’esercito 2010-2030. La Brigata Pinerolo è la prima destinataria e i due aspetti principali sono: la dotazione del “Freccia” e la dotazione del posto comando digitalizzato. Il posto digitalizzato è l’insieme di sette schelter che consentono a 40 militari di alimentare delle postazioni per mandare avanti il funzionamento di una intera brigata. Questi possono operare in ogni tempo nel senso che sono in grado di operare sia ad alte temperature ma anche a basse temperature per sono climatizzate e poi sono anche protette sia dal fuoco di artiglieria e sia contro gli attacchi NBC. Non solo questo sistema digitalizzato consente di controllare il movimento di uomini e mezzi sul campo di “battaglia” tutto assistito da apparati radio più o meno satellitari, tutto al comando del Generale Stefano Del Col.

Gli shelter servono per esercitare la funzione di comando e controllo. Consentono al comandante della Brigata di dare ordini attraverso lo staff su tutta la catena operativa. Il soldato del futuro, inoltre, è il livello più basso nel senso che il soldati futuro è il livello che la integra. Al momento la brigata può schierare un’unità digitalizzata che parte dal comando Brigata perchè è completo e operativo. La brigata può schierare un posto comando di reggimento quello del 82° reggimento di Barletta, al di sotto di questo posto comando di reggimento si può schierare l’intero reggimento di Barletta altri reparti della Brigata. A breve tutti i reggimenti della Brigata avranno il posto comando digitalizzato. La Brigata Pinerolo si è occupata dell’operazione “strade sicure”, infatti, molti militari sono stati impegnati nella maggiore città d’Italia per assicurare la sicurezza dei cittadini. Un ruolo molto importante lo svolge il reggimento del genio che si occupa delle bonifiche nel caso in cui viene ritrovato un ordigno bellico ma anche nel caso vi siano calamità naturali.

Salvatore Pappalardo

 


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