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“L’Autorità portuale deve rimanere ad Augusta”. Lo chiedono sei consiglieri comunali di diversi comuni

augusta

Sei consiglieri comunali di vari comuni della Provincia di Siracusa hanno inviato una nota dove contestano la scelta del Ministro alle Infrastrutture Del Rio in merito al riordino delle autorità portuali. “Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano del Rio all’inaugurazione del salone nautico di Genova di mercoledì 30 settembre u. s. e in un incontro con i deputati del PD del successivo giovedì 01 ottobre ha resa pubblica la notizia che il governo ha pressochè ultimato il provvedimento di riordino delle autorità portuali. Esse dalle attuali 24 rimarranno solo 14. Non si chiameranno più <autorità portuali> bensì <autorità di sistema portuale>. Quelle che rimarranno coincideranno con i porti core ossia i porti previsti dall’Europa nelle reti transeuropee di trasporto (reti TEN-T). Il provvedimento di riordino che il governo si appresta ad emanare prevede in Sicilia due sole autorità di sistema portuale: una per i porti di Palermo e di Trapani con sede a Palermo e l’altra per i porti di Augusta, Catania e Messina con sede da definire.  Ciò che spaventa nelle parole del ministro è la sede da definire.  Il nostro territorio – dichiarano –  quello della provincia di Siracusa inteso come un’unica comunità territoriale, sociale, culturale ed economica, che va da Portopalo di Capo Passero sino a Francofonte – non può accettare che la sede della nuova autorità di sistema portuale gli venga scippata ! Infatti, il porto che pesa, quello che conta dal punto di vista strategico ed operativo è il porto di Augusta, di gran lunga superiore da solo, per migliaia di tonnellate annue di merci trafficate, ai porti di Catania e di Messina nonché ai porti di Palermo, Termini Imerese e Trapani. Il porto core – aggiungono –  inserito nelle grandi reti di comunicazione dell’Europa è quello di Augusta e non già quello di Catania o quello di Messina.  Ben venga l’integrazione nella nuova autorità di sistema portuale dei porti delle province di Siracusa, Catania e Messina; ma attenzione a non farci “scippare” la sede e a consentire che città, magari con rappresentati politici più altolocati e ascoltati dal potere centrale, la portino via da Augusta. Noi chiediamo a tutte le forze politiche, sindacali e imprenditoriali della provincia di Siracusa di rivendicare uniti, senza alcun colore politico e in nome solo della legittima aspettativa del nostro territorio, di coalizzarsi perché sia Augusta la sede della nuova autorità di sistema portuale della Sicilia orientale”.


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