Lentini, conferenza sulle problematiche del gioco d’azzardo
LENTINI – Nei giorni scorsi presso l’auditorium del Liceo Polivalente di Lentini si è svolta una conferenza dal titolo “Gioco d’azzardo patologico: applicazioni e linee guida” rivolta agli studenti di quinto anno. L’attività rientra in una campagna di sensibilizzazione per i giovani portata avanti dall’ASP e dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Siracusa sul tema “I rischi e i tranelli del gioco d’azzardo”.
A tenere incollati alla sedia con la loro straordinaria capacità oratoria, sono stati i professori Paolo Canova e Diego Rizzuto, rispettivamente matematico e fisico torinesi. Alla presenza dei Dirigenti Scolastici e dei docenti dei diversi Istituti afferenti al Polivalente, i due coinvolgenti relatori hanno inizialmente presentato la loro società “Taxi 1729” creata nel 2012 insieme a Sara Zaccone.
Taxi 1729 è una società di informazione e di comunicazione scientifica con un unico intento: raccontare la scienza in modo preciso ed approfondito, ma anche appassionato, attivo, divertente ed eticamente responsabile. Il numero 1729 ha una derivazione ben precisa; tutto parte da G. H. Hardy, matematico dell’Università di Cambridge, e Srinivasa Ramanujan, giovane indiano con un formidabile talento per i numeri. Quest’ultimo si ammala di tubercolosi e poco dopo muore.
Scrive Hardy: «Mi ricordo che una volta stavo andando a trovarlo a Putney, quando era già malato. Feci il viaggio sul taxi numero 1729, notai che il numero sembrava poco interessante e sperai che questo non fosse di cattivo auspicio. «No – mi rispose lui – è un numero molto interessante; è il più piccolo numero che si può esprimere come la somma di due cubi in due modi diversi». Non solo: sommando le sue cifre (1+7+2+9=19) e moltiplicando il risultato per il suo simmetrico si ottiene di nuovo 1729. Nel 2009 i due professionisti pensano di utilizzare la matematica come strumento di prevenzione contro il gioco d’azzardo e così nasce il progetto “Fate il nostro gioco”. L’obiettivo è di esplorare le leggi matematiche che stanno dietro il caso e le scommesse.
Creano, così, un laboratorio dove simulare la roulette francese, con un tavolo da roulette francese, migliaia di gettoni colorati e una lavagna interattiva mobile attaccata ad un computer per raccogliere dati sul comportamento dei giocatori.
Prima di spiegare i meccanismi del gioco d’azzardo ci hanno spiegato che cos’è il piacere per noi. Cercando su Google la parola “piacere”, le prime 100 foto, cioè quelle più cliccate, che sono uscite fanno riferimento al sesso. Poi scorrendo appaiono foto relative al cibo e infine ai gattini. Possiamo intendere il piacere come uno strumento lasciatoci dalla natura per evolverci quindi per riprodurci, per nutrirci e per prenderci cura dei mammiferi. Se ci spostiamo nel gioco d’azzardo il piacere è ciò che proviamo nel momento in cui vinciamo o quando siamo vicini alla vittoria ed è proprio ciò che ci spinge a rigiocare. Il piacere che proviamo in quel momento viene usato contro di noi per controllarci.
Diego e Paolo, prima di iniziare la conferenza, hanno distribuito a tutti i presenti in sala una schedina del Win for life per poter simulare insieme a loro un’estrazione e capire insieme i meccanismi usati per farci vincere o per farci perdere. Il Win for life è un gioco che nasce nel 2009 e la schedina è composta da 20 numeri. Ogni giocatore deve deciderne 10 e può giocare 1 € o 2 €; l’estrazione è ogni ora. I meccanismi mentali che si attivano ci portano a pensare che, anche quando perdiamo, pensiamo di esserci avvicinati alla vincita e quindi, anche se abbiamo perso i nostri soldi, rigiochiamo. Quando, invece, pensiamo di aver vinto, abbiamo solo recuperato la giocata, ma non ci basta e quindi rigiochiamo la somma vinta.
Altro esempio di matematica applicata alla vita quotidiana di cui si è parlato durante l’incontro è stato il processo fatto a O. J. Simpson accusato di un duplice omicidio. I due professori ne hanno dimostrato la colpevolezza con un semplice calcolo della probabilità.
“Secondo la mia opinione, – dichiara Giorgia Centamore, studentessa del Liceo Scientifico “Elio Vittorini” – il messaggio lanciato da Diego e Paolo è arrivato a tutti noi in modo chiaro e diretto: sono riusciti a tenere sempre alta l’attenzione di noi ragazzi. Personalmente questo incontro è stato molto utile perché non si sono limitati a farci vedere grafici o semplicemente a parlare, ma hanno portato tutti noi a confrontarci con ciò che accade quando giochiamo a un gioco d’azzardo e a scoprire le modalità con cui veniamo incastrati mentalmente in questi meccanismi. Inoltre, il messaggio non si ferma soltanto a noi ragazzi, perché adesso noi lo abbiamo portato alle nostre famiglie quindi, più avanti andrà la campagna di sensibilizzazione, sempre meno famiglie saranno rovinate da tutto ciò”.
“L’incontro, molto ben riuscito, – spiega soddisfatta la professoressa Daniele, docente di Matematica e Fisica, – ha avuto il duplice scopo di far sì che gli studenti contestualizzassero nella realtà quotidiana argomenti di Matematica studiati in classe e, soprattutto, di valere come monito per non addentrarsi in un circolo vizioso in cui la facile vincita è davvero altamente improbabile”.
G.C.