Melilli, il giorno di Carta, proclamazione preceduta da un sequestro


MELILLI – Doveva essere una mattinata festosa per la proclamazione a sindaco di Giuseppe Carta, giovane fortemente sostenuto dal predecessore, Pippo Cannata. Com’è noto, Carta ha superato per una manciata di voti, otto appena, il suo avversario più quotato, Pippo Sorbello, deputato regionale che forse non chiederà la riconferma.
Mentre gli altri candidati, Annino, Gozzo e Nicotra, non hanno reagito, se non sui social network, Sorbello ha inoltrato un formale esposto alla Procura, soprattutto in relazione a voti che non gli sarebbero stati attribuiti durante lo spoglio delle schede della sezione n. 10 di Villasmundo, ed ha annunciato ieri di voler depositare un ricorso al Tar di Catania chiedendo con i propri legali il riconteggio delle schede. E proprio i carabinieri di quella Stazione, su mandato della Procura, si sono recati la mattina di oggi, mercoledì 14 giugno, nell’aula consiliare del municipio di Melilli per sequestrare il plico contenente i voti validi espressi dagli elettori della decima sezione.
L’operazione di sequestro ha comportato il ritardo di circa un’ora, rispetto al programma ufficiale, per la proclamazione del neo sindaco, avvenuta per bocca di Ignazio Guglielmo, funzionario del tribunale aretuseo, presidente dell’adunanza dei presidenti di seggio. La proclamazione è avvenuta poco dopo mezzogiorno davanti a un pubblico foltissimo e plaudente all’indirizzo del giovane primo cittadino, affiancato dal sindaco uscente Pippo Cannata. Quest’ultimo ha ribadito ciò che aveva detto in altre occasioni, d’aver creduto fortemente in Carta e di non essere attaccato alla fascia da sindaco. Fascia che Cannata si è tolta per consegnarla al suo successore, ma Carta non l’ha indossata. Ha infatti affermato che non la indosserà finché non saranno risolti i problemi legati al sequestro delle schede.
Dopo la proclamazione, il neo sindaco ha annunciato un’azione clamorosa contro un’azienda della zona industriale (vedi articolo).