Lunedì, durante un lungo colloquio con il rettore dell’Università di Messina, ho ribadito allo stesso che sede del corso di Laurea in Infermieristicaa Siracusa non può e non deve chiudere, per il ruolo importante che ha svolto in questi anni e per la crescita umana e culturale di centinaia di allievi che hanno frequentato, con esiti sicuramente positivi, la scuola. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
La decisione dell’Università di Messina, come avevo ampiamente anticipato, di chiudere la sede di Siracusa nasce dai debiti che l’ASP di Siracusa ha negli anni contratto con l’Università di Messina.
Va però fatto presente che, ha proseguito l’On. Vinciullo, l’attuale Commissario non ha alcuna responsabilità, perché i debiti sono stati contratti dalle amministrazioni precedenti.
Al Commissario però ho fatto presente che un’eventuale azione risarcitoria da parte dell’università di Messina costringerebbe qualsiasi Giudice a condannare l’ASP di Siracusa e quindi si otterrebbe il duplice effetto di pagare il debito e di vedere chiusa la sede.
Ho invitato il rettore dell’Università di Messina a incontrarsi col Direttore Generale per trovare una soluzione concordata anche diluendo in più anni il pagamento degli arretrati.
Questo perché è chiaro che l’ASP non è nelle condizioni di pagare in una sola annualità quasi un milione di euro di debiti.
Ultimata la Finanziaria, ha concluso l’On. Vinciullo, insieme al Direttore Generale incontreremo il Rettore a cui nel confermare la volontà di pagare faremo presente che interesse della provincia di Siracusa che la scuola rimanga perché è oggettivamente una risorsa indispensabile per i giovani di Siracusa.
