Noto – “La letteratura, l’arte e la musica, con il messaggio di bellezza e di libertà che comunicano al mondo, possono ancora contrastare la violenza in questa società travagliata e confusa”.
E’ questo il messaggio del convegno “Respirando Barocco…la Bellezza vince la violenza”, che si terrà a Noto Domenica 22 novembre, alle ore 18, nelle prestigiose sale di Palazzo Nicolaci, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il convegno è promosso da Giovanna Tidona, presidente dell’associazione Ninphea onlus in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, l’associazione Soroptimist e ad aziende e organizzazioni che operano sul territorio.
Apriranno i lavori, condotti alla giornalista Patrizia Tidona, gli interventi di Giovanna Tidona, presidente dell’associazione Ninphea onlus, della scrittrice Marinella Fiume, presidente della Soroptimist Club Val di Noto e di Ninella Coletta, presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa netina.
Prestigiosi i relatori invitati al convegno: il semiologo e saggista prof. Salvo Sequenzia, che affronterà la lettura della celebre Novella del Grasso legnaiuolo, un testo del Quattrocento che anticipa alcune tematiche care al Barocco; il prof. Luigi Amato, storico e saggista, ordinario di Estetica all’Accademia di Belle arti di Palermo, che tratterà alcuni aspetti tipici dell’estetica barocca; ed infine l’avv. Silvana Grasso, che relazionerà su come difendersi dalla violenza. Il Maestro Luca Ambrosio al clavicembalo, la soprano Paola Modicano e l’artista Stefania Federico susciteranno attraverso la musica, il canto e gli abiti d’epoca l’atmosfera raffinata, colta ed elegante della cultura barocca.
Giovanna Tidona, presidente dell’associazione Ninphea onlus, organizzatrice dell’evento, ha dichiarato: «Con questa importante manifestazione abbiamo voluto lanciare da Noto, una delle capitali del Barocco europeo, un messaggio di civiltà e di impegno civile, affidato alla cultura, all’arte, al canto e alla musica, per ricordare a noi stessi e alla società in cui viviamo che l’unico modo per contrastare la violenza sulle donne, e la violenza in genere, è quello di educare al dialogo, alla condivisione di valori e di forme di espressione che privilegiano l’umanesimo alla barbarie, la bellezza alla violenza e alla brutalità della guerra.
E abbiamo voluto farlo realizzando questo convegno in un giorno emblematico come la giornata internazionale contro la violenza sulla donna proprio per rimarcare l’importanza che la figura femminile ha avuto nella cultura barocca e nella storia della civiltà in genere, al di là di ogni sterile discorso di gender».