Gli odierni indagati, convivevano in un immobile sito in Pachino. Il B.W., con l’aiuto di un complice, al momento non ancora identificato, si impossessava con violenza del portafogli dell’E.A.A. minacciandolo e causandogli lesioni personali. Il movente di tale condotta delittuosa era da attribuire ad un presunto furto di personal computer subito dallo stesso e addebitato all’E.A.A..
Il B.W. sporgeva denuncia di furto a carico dell’E.A.A.