PACHINO – Una vicenda umana molto difficile quella affrontata e vissuta da un papà quasi 70enne, dopo aver scoperto la tossicodipendenza del proprio figlio poco più che 30enne. Il pensionato ha deciso di denunciare il figlio, poi arrestato dai carabinieri, per i diversi anni caratterizzati da vessazioni, richieste di denaro e gravissime minacce, il tutto per avere la possibilità di comprarsi giornalmente sostanze stupefacenti quali cocaina ed eroina.
Nel tempo si sarebbero susseguiti altri episodi gravi, dal taglio degli pneumatici dell’auto all’aver aizzato un cane di razza rottweiler contro il padre: una pressione costante per ottenere denaro.
Ieri, dopo le ennesime reiterate richieste, avanzate con telefonate continue, ritenute vere e proprie persecuzioni, la vittima si è rivolta ai Carabinieri, che, immediatamente intervenuti e dopo gli accertamenti del caso, hanno proceduto all’arresto del giovane per “atti persecutori e tentata estorsione”.
A riguardo, il comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa, colonnello Luigi Grasso, dichiara: “Anche questa vicenda, particolarmente triste e sofferta, fa ben comprendere come sia assolutamente indispensabile intervenire con la massima attenzione e professionalità per contrastare l’illecito settore delle sostanze stupefacenti. I carabinieri del Comando provinciale di Siracusa, al di là dell’attività di polizia giudiziaria, svolta in stretto coordinamento con l’autorità giudiziaria, porteranno avanti, con impegno e convinzione, il recente progetto “Uniamoci contro le droghe!”, proprio al fine di avvicinare quanto più possibile soprattutto i giovani ed invitarli ad una matura riflessione sui possibili rischi connessi al consumo delle droghe”.
(foto di repertorio)