Floridia – Padre Lorenzo Russo ha preso possesso della Parrocchia di San. Francesco di Floridia. Alla celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Siracusa Mons Salvatore Pappalardo hanno concelebrato i sacerdoti delle parrocchie floridiane ma anche sacerdoti provenienti dalle parrocchie di altri comuni della diocesi ma soprattutto era anche presente il predecessore di padre Russo, Mons. Salvatore Garro nominato rettore del Seminario arcivescovile della nostra diocesi. Erano anche presenti i familiari del neo parroco. Moltissimi i fedeli che hanno assistito alla S. Messa. Nella sua omelia l’Arcivescovo Salvatore Pappalardo ha detto: “Due anni fa la comunità parrocchiale di San Francesco di Assisi era convocata in questo stesso luogo per analoga celebrazione di Eucarestia e di inizio del ministero di parroco del carissimo Salvatore Garro. Da allora la comunità ha fatto un bel cammino e io ringrazio il Signore per quello che ho potuto constatare soprattutto nell’occasione della visita pastorale. Si è reso necessario questo avvicendamento ci ho riflettuto, so che non è bene che avvengano cambiamenti di frequente ma ho creduto opportuno provvedere al bene del nostro seminario chiamando Don Salvatore Garro alla responsabilità di rettore e per Grazia di Dio, ringrazio veramente il Signore che ancora nella nostra Diocesi non ci fa avvertire quello che in molte altre diocesi anche a noi vicine stanno vivendo la carenza di sacerdoti e quindi la difficoltà a provvedere di idonei pastori nelle varie comunità parrocchiali. Ringrazio il Signore perchè tra i giovanissimi don Lorenzo è sacerdote da appena due anni e ho trovato appunto don Lorenzo Russo come il Parroco per questa comunità e vi devo confidare che quando il suo nome è passato – aggiunge l’Arcivescovo – nella mia mente ho trovato serenità e pace. Vi chiedo di continuare a pregare non solo per me Vescovo che devo provvedere a tutta la porzione del popolo di Dio che costituisce questa Santa Chiesa di Siracusa ma pregare anche perchè il Signore non faccia mancare sacerdoti Santi e in numero sufficiente e continuerete a pregare per padre Salvo per il nuovo compito che assume nella Chiesa di Siracusa come Rettore del Seminario per i suoi collaboratori e pregherete per il vostro parroco che assume la responsabilità della guida di questa comunità. La Chiesa è la sposa di – continua l’Arcivescovo Salvatore Pappalardo rivolgendosi al nuovo parroco – Cristo. Questa parrocchia è una porzione di questa Chiesa Santa di Cristo. Noi siamo chiamati a servire con tutto il cuore e con tutte le nostre forze. Ricordalo questa parrocchia è porzione della Santa Chiesa sposa di Cristo. Non trattiamo con le persone come se fossero solamente una porzione della Società. La Chiesa appartiene al Signore e noi abbiamo l’onore e l’onere di servirla come il Signore ci ha insegnato. Nello stesso tempo la parola del Vangelo molto bella. La gente trovava difficili le parole del Signore <<duro questo discorso che tu fai queste parole che dici>> ed incominciarono ad abbandonarlo poi abbiamo sentito che Gesù rivolge agli apostoli <<volete andarvene anche voi>> prende la parola Pietro che dice parole molto sagge <<Signore tu hai parole di Vita quindi noi non abbiamo da cercare nessun altro>>. Io ti auguro – prosegue l’Arcivescovo – che tu possa sempre avere questa fede di Pietro e degli altri apostoli e nello stesso tempo ricordati che devi annunziare Gesù Cristo, il suo Vangelo perchè tutti possano ripetere le stesse parole di Pietro <<Signore tu hai parole di Vita perchè tutti possano fidarsi del Signore Gesù, del suo Vangelo>>. Inizi questo ministero non dentro la Chiesa ma per la strada questo è significativo. Il compito del pastore non è solo quello di stare dentro la Chiesa ma uscire fuori come ci ricorda il Papa andare nelle periferie in tutti i sensi. Sappi che la Comunità è cresciuta quindi auguro che continui a crescere nello Spirito di san Francesco D’Assisi in povertà, in semplicità e in letizia così sia il tuo ministero un gioioso donarti al Signore e alle persone al quale il Signore ti manda con lo spirito della gioia e del servizio”. La signora Rosa Sardo a nome della Comunità della parrocchia di San. Francesco ha rivolto il saluto al neo parroco. Prima della benedizione il parroco Lorenzo Russo ha rivolto il suo saluto alla comunità parrocchiale dicendo: “<< Noi infatti non predichiamo noi stessi,ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù>>. Sono le parole dell’Apostolo Paolo che ho scelto di ricordare questo momento di Grazia che abbiamo vissuto insieme questa sera. Insieme a queste parole un’immagine che ancora di più rende chiaro il desiderio che porto nel cuore all’inizio di questo il mio cammino insieme con voi. E’ l’immagine del nostro amato Francesco d’Assisi ormai stigmatizzato reso conforme a Cristo Crocifisso che fissa il suo sguardo nello sguardo del Signore Gesù, nello sguardo del suo Signore. I sentimenti che attraversano il mio cuore in quest’ora così importante per tutti noi sono ben sintetizzati in queste parole dell’apostolo Paolo. Noi infatti, non predichiamo – aggiunge Padre Lorenzo Russo – noi stessi ma Cristo Gesù. Voi questa sera accogliete un uomo ardentemente per voi, con voi e insieme a voi predicare soltanto Cristo Gesù Signore e nessun altro. Io vi prometto da parte mia che proverò sempre a dare testimonianza di Lui e del suo infinito Amore prima che a parole con il mio stesso esempio di vita proprio come accadde per il nostro amato Francesco. Egli fu predicatore insigne di Gesù Cristo proprio con la stessa condotta di vita a tal punto da essere reso conforme anche nel corpo al suo Signore e maestro per mezzo del segno delle stimmate. Ci impegneremo tutti a non lasciare che per mezzo del nostro operare emergano le nostre fragili persone ma come umili vasi di creta lasceremo trasparire il prezioso tesoro che custodiamo perchè appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Quanto a noi siamo i vostri servitori per amore di Gesù. Lo so questa sera i vostri occhi curiosi sono tutti concentrati sulla mia povera persona. Abbiate fede scoprirete presto i miei innumerevoli difetti. Vi prego piuttosto di concentrarci su Colui che da senso al nostro essere qui stasera – aggiunge padre Lorenzo -. E’ Gesù che ci ha convocato alla mensa della sua Parola e del suo Corpo e Sangue per ricordarci ancora una volta che lui non abbandona mai i suoi servi che sempre si rende presente in mezzo al suo popolo. Quanto a me sono al vostro servizio per amore di Gesù e qui ancora una volta ci viene in soccorso il nostro serafico Padre. Se Egli è potuto essere insieme alla Chiesa ciò che è stato lo deve solamente a quello sguardo che lo ha rapito totalmente facendolo sentire profondamente amato: è lo sguardo del Crocifisso. E’ quell’incontro di sguardi che ha dato senso a tutta la sua vita, a tutta la sua esistenza. Solo lo sguardo di Gesù su noi può darci la forza e l’energia necessaria per essere veri servitori dei fratelli. Carissimi Francesco ci ha insegnato a riconoscere nella nostra vita le innumerevoli grazie che riceviamo sempre da Lui in dono e a restituirli a Lui con le nostre parole e con le nostre opere. Grazie a Dio per l’abbondante Misericordia con cui ricopre la mia vita e la vostra nonostante le fatiche del cammino. Grazie alla mia famiglia che mai mi ha abbandonato raccogliendo sorrisi e lacrime di un cammino. Grazie al nostro Arcivescovo per il ministero delicato che è chiamato a portare avanti e per avermi eletto a pastore di questa preziosa comunità parrocchiale nonostante la mia giovanissima età. Grazie al carissimo Salvatore che in questi due anni ha saputo ben gettare le fondamenta per un cammino pastorale proficuo. Grazie anche per l’amicizia con cui sempre mi hai accompagnato e che sono sicuro che non mancherà adesso che prendo il suo posto in questo servizio. Grazie ai miei confratelli che in tanti modi in questi giorni mi hanno dimostrato il loro affetto. Permettetemi di dire grazie al Signore per la cara comunità di Santissimo Salvatore che è stata per me in questi primi due anni di sacerdozio casa, famiglia e scuola e questo grazie a te padre Giuseppe che come pastore e come padre mi hai accompagnato in questi anni. Grazie al seminario per la sua presenza amica. Grazie alla famiglia dell’azione cattolica in particolare alla mia amata equipe ACR con cui oramai da due anni condividiamo lo stesso cammino. Il grazie più importante va a te comunità di San Francesco per i gesti, le parole di affetto che sin dal primo momento in cui la notizia si era diffusa della mia nomina a parroco mi avete fatto pervenire in diverso modo. Sento già di appartenervi, sento di essere già parte della vostra famiglia. Mi affido questa sera a voi, beneditemi perchè possa essere sempre all’altezza del servizio a cui da questa sera sono chiamato. Dio Padre di misericordia permettimi di dirti che sarà bello. Sarà bello fare strada insieme con ciascuno di questi tuoi figli che hai affidato alle mie cure pastorali. Sarà bello condividere le fatiche del cammino con questi miei fratelli nella fede. Sarà bello poterci aiutarci vicendevolmente a rialzarci dalle cadute. Sarà bello gioire insieme per quante grazie Tu elargirai a ciascuno di noi. Sarà bello Signore perchè Tu sei bello, Tu sei somma bellezza come amava ripetere il tuo figlio Francesco”.
Salvatore Pappalardo