Il portavoce di Progetto Siracusa Ezechia Paolo Reale interviene sulla paventata ipotesi dell’eventuale scippo dell’Autorità portuale di Augusta che dichiara: “Appare concreto il pericolo che alla provincia di Siracusa sia negato il diritto di mantenere la sede dell’Autorità Portuale per la Sicilia Orientale, nonostante il porto di Augusta sia, dal punto di vista strategico ed operativo, di gran lunga il più importante dell’isola. Dopo aver colpito il diritto di rappresentanza politica, smembrando il collegio elettorale di Siracusa ed assegnando, senza alcuna logica, i comuni di Francofonte, Lentini e Carlentini al collegio di Catania, e togliendo autonomia a quello di Siracusa, accorpato con quello di Ragusa, ora si mira al cuore economico della nostra provincia, ancora una volta senza una logica che possa supportare tale scelta, se non quella della convenienza politica di una parte. Il depauperamento del nostro territorio sembra, stranamente, essere un obiettivo del governo nazionale, nel totale silenzio di una deputazione nazionale, in particolare dei parlamentari di maggioranza, che appare in tutt’altre faccende affaccendata. Accorpare Ragusa e Siracusa – aggiunge Ezechia Paolo Reale – è apparsa una mossa evidentemente mirata a cercare di bilanciare, in sede di elezioni nazionali, la forza del Movimento 5 Stelle, che ha a Ragusa il suo Sindaco, con quella del PD renziano, che può contare sul Sindaco di Siracusa. Temo che chi ha ideato questa geniale mossa resterà molto deluso dai suoi risultati. Anche il ventilato scippo dell’Autorità Portuale di Augusta sembra essere sorretto dalla stessa logica. Il nuovo Sindaco di Augusta è del Movimento 5 Stelle: ed allora, e solo per questo motivo, va depotenziato quel territorio. L’intero movimento di Progetto Siracusa intende contrastare fermamente questa logica antiquata e penalizzante che antepone il profitto elettorale alla funzionalità delle istituzioni. Progetto Siracusa propone anche una riflessione più ampia, che consenta al nostro territorio di non essere più preda designata di scorribande vessatorie. E’ forse il momento di sfruttare quel poco spazio decisionale lasciato ancora ai cittadini e valutare l’opportunità di un referendum che, in sede di creazione dei nuovi Liberi Consorzi dei Comuni, possa vedere uniti in un unico ente i territori di Ragusa e Siracusa, creando così una forza economica e politica territoriale idonea a fronteggiare ulteriori attacchi predatori. Un nucleo non più informale, ma istituzionale, di quel Sud-Est della Sicilia che tanto ha da dire e da dare, in modo omogeneo, in termini di cultura, turismo ed economia agricola. Senza meschini calcoli personali o di partito. Non condivido del Movimento 5 Stelle la pretesa di avere il monopolio della correttezza, l’incapacità di guardare al di là di sé stesso e la diffidenza verso le competenze ma, certamente, è un movimento che ha una piena legittimazione popolare ed i suoi rappresentanti istituzionali sono in democrazia interlocutori necessari nell’interesse della gente e dei territori che amministrano e non soggetti politici da ostacolare al prezzo di fare pagare il conto delle proprie scelte democratiche ai cittadini. Crediamo che il Ministro delle Infrastrutture, anziché dedicarsi a vani esercizi di spostamento di sedi di potere, abbia in Sicilia molto di più e molto di meglio da fare, considerato il ritardo abissale al quale la nostra Regione è condannata dalla carenza di collegamenti interni aerei”,