Manca circa un mese al lancio di una nuova app molto discussa e attesa nel bene e nel male. Peeple sta per concludere il suo periodo di fase beta, al termine del quale i tester ne decideranno le sorti.
La polemica nasce dal fatto che questa nuova applicazione serve a recensire le persone, esattamente come si fa per prodotti e servizi. La sua natura è ben espressa dal nome, un gioco di parole tra il nome people che significa persone e il verbo peep che significa dare un’occhiata furtiva, spiare.
Le opinioni si scontrano perché se da una parte alcuni lo considerano un utile strumento per conoscere le opinioni altrui sulla persona che si ha davanti, dall’altra molti sono preoccupati dalle problematiche legate in generale all’idea di assegnare un voto alle persone, alla privacy e alla potenziale invadenza.
Naturalmente, le due creatrici dell’app, Nicole McCullough e Julia Cordray, hanno cercato prevenire le critiche stabilendo delle regole secondo le quali chi vuole valutare colleghi, amici, conoscenti e fidanzati deve attenersi: innanzitutto, gli under 21 non possono iscriversi; inoltre, è necessario avere un account Facebook e usare il proprio vero nome.
Purtroppo, queste prime precauzioni creano già delle perplessità perché molti si chiedono come le due socie intendano effettuare i controlli, ponendo anche la questione della semplicità di creare account falsi sul social media di Zuckerberg. D’altro canto, McCullough e Cordray esigeranno dagli utenti la garanzia del rispetto delle leggi sulla diffamazione che bandiscono commenti offensivi, bestemmie, razzismo, sessismo e bullismo.
Non finisce qui, i commenti negativi prima di andare in rete rimarranno privati per 48 ore per dare al recensito la possibilità di difendersi e contestare il parere sfavorevole che, però, una volta finito online ci rimane. In caso di persone non inserite nel sistema che quindi non possono difendersi, verranno automaticamente mostrati solo i giudizi positivi.
Insomma, probabilmente l’idea delle due imprenditrici era animata da propositi di “amore e positività” per rendere più semplice capire con chi si ha a che fare e di chi fidarsi, ma il fatto che basterà il numero di telefono per inserire qualcuno nel sistema lascia perplessi molti.
Le risposte arriveranno a fine novembre, quando l’app sarà disponibile, quando sarà possibile valutare il prossimo in una scala da una a cinque stelle e quando potrebbe affermarsi un modello in cui tutti potranno giudicare ed essere giudicati pubblicamente. (fonte la gazzetta palermitana.it)