SIRACUSA – Nelle settimane scorse, l’economista catanese, prof. Santi Tomaselli è stato nominato, dalla University Canada West in Vancouver, direttore scientifico per lo sviluppo dei fondi del Programma Horizon Europe – Pilastro II tra Canada e Paesi membri. Anche diversi Paesi extra-Ue hanno infatti aderito al Programma, in tal caso per collaborazioni sul secondo pilastro dell’accordo quadro comunitario per gli investimenti 2021-2027 concernente le “Sfide globali e competitività industriale europea“, pilastro che vede oltre la metà del finanziamento totale del programma dedicata alle azioni orientate a rafforzare l’impatto della ricerca e dell’innovazione per migliorare le problematiche della società e le tecnologie industriali.
“Apprendo di questa prestigiosa nomina, con l’entusiasmo e l’approccio socratico che ha sempre animato il mio percorso di ricercatore ultradecennale, in una materia così complessa come l’Economia ai Fondi europei – ha dichiarato Tomaselli – Lasciatemi ringraziare il prof. Michele Vincenti, nel ruolo di vice-rettore dell’University Canada West, che ha voluto fortemente la mia candidatura“.
Il prof. Tomaselli, originario di Catania, si è fatto conoscere nella provincia aretusea lo scorso anno, essendo nella qualità di presidente del “Centro studi di economia internazionale ai Fondi europei” (Torino) tra i promotori congiuntamente all’associazione “Arca” di un workshop tenuto a Noto nell’ambito dell’Euro Med festival “Tonino Accolla” di Siracusa-Noto, e segnatamente con il “Forum internazionale sull’intelligenza artificiale per abbattere le barriere degli audiolesi e ipovedenti nel cinema e nel doppiaggio”.
“L’assenza di un approccio scientifico sulla gestione dei Fondi europei – ha asserito Tomaselli a seguito della recente nomina – ha avuto ripercussioni negative per quasi tutti i Paesi membri dell’Unione europea, un’emorragia di inefficienza, pertanto che supera i confini del nostro Paese. Per questo, rivendico la necessità dell’Economia ai Fondi europei, una rivendicazione scientifica riconosciuta finalmente perfino dall’Accademia economisti italiani, conferendomi il merito di essere stato inserito tra i loro membri scientifici“.
“L’obiettivo sarà quello di creare non progetti singoli, aleatori, ma reali infrastrutture con una logica giuridico-economica coerente rispetto alle direttive europee vigenti – ha evidenziato – che abbiano una visione strutturata, programmatica sotto il profilo degli obiettivi scientifici, coinvolgendo le università italiane ed europee“.
“Non mancheranno finanche obiettivi di sviluppo eco-sostenibile – ha infine sottolineato – coinvolgendo comparti del tessuto produttivo industriale nei settori chiave delle grandi sfide globali che il più importante programma europeo per budget finanziario qual è l’Horizon Europe – Pilastro II (oltre 57 miliardi di euro) si prefigge, verso cui si presenteranno progettualità sotto forma di cluster“.