Palermo – Si è svolta questa mattina, presso la Commissione Bilancio, una riunione, convocata dal Presidente f.f. On. Vincenzo Vinciullo, al fine di sbloccare le risorse destinate all’esecuzione dei lavori della Siracusa-Gela, evitare l’interruzione degli stessi e il licenziamento dei lavoratori.
Nel corso dei lavori, a cui hanno partecipato i Sindacati delle due province, gli Assessori e i dirigenti dell’Assessorato dell’Economia e dell’Assessorato delle Infrastrutture, i rappresentanti delle ditte, nonché quelli del Consorzio per le Autostrade Siciliane, sono state esaminate tutte le difficoltà fino ad oggi riscontrate, che hanno portato le ditte che stanno eseguendo i lavori a minacciare di interrompere gli stessi e a licenziare i quasi 500 operai impiegati nella realizzazione dell’opera.
Nella sua relazione introduttiva, l’On. Vinciullo ha ricordato che il finanziamento di cui oggi si dispone nasce da un suo emendamento, approvato in Commissione Bilancio quasi 5 anni fa, nella scorsa Legislatura e che ritiene insopportabile l’idea che in un momento di crisi occupazione si possa perdere tempo e rischiare di perdere il finanziamento.
L’On. Vinciullo ha comunicato altresì che l’unico SAL che attualmente la Regione può pagare, pari a circa 14 milioni di euro, è stato sbloccato e quindi il CAS, dalla prossima settimana, sarà nelle condizioni di pagare le ditte impegnate nei lavori.
Ha inoltre condiviso e fatto proprie le preoccupazioni dei rappresentanti dei lavoratori, che, giustamente, erano preoccupati per la perdita dei posti di lavoro, mentre non potevano, nello stesso tempo, non condividere le preoccupazioni delle ditte, che lavorano da mesi senza percepire alcun acconto per i lavori svolti.
Sono soddisfatto, ha concluso l’On. Vinciullo, perché ancora una volta, in Commissione Bilancio, sono state trovate le soluzioni per poter dare risposte concrete, in questo caso non solo ai lavoratori direttamente impegnati, ma a tutto un territorio che aspira a vedere realizzata questa infrastruttura che da decenni si aspetta.