Il difensore dei diritti bambini Francesco Sciuto interviene sulla polemica innescata tra l’assessore Troia e la consigliera comunale Princiotta. “Ho seguito dai mass media la polemica nata tra la consigliera comunale Simona Princiotta e l’assessore Valeria Troia e, di traino, con i rappresentanti di alcune associazioni del terzo settore, in merito a procedure non corrette che l’assessore avrebbe attuato nel finanziare progetti estivi a favore dei bambini. In questi anni, nel ruolo di Difensore dei Diritti dei bambini – dichiara Sciuto -, mi sono imposto di non entrare in dinamiche politiche per il desiderio di dare a tutti i cittadini, politici compresi, il messaggio che i bambini non “appartengono” ad una parte ed essere una voce libera a protezione dei diritti di ogni bambino. Anche in questa occasione non desidero entrare nel merito delle accuse avanzate dalla Princiotta e alle repliche della Troia e delle associazioni, ma cogliere questa occasione per offrire alcune riflessioni che spero possano aiutarci a meglio comprendere la situazioni dei bambini nella nostra città. Conosco e apprezzo da tempo la sensibilità della Consigliera Comunale Princiotta nei confronti dei bambini e naturalmente è suo diritto protestare e fa bene a farlo, se ritiene che si è operato senza rispetto delle procedure. Sono convinto che seguire le giuste procedure sia a garanzia dell’interesse dei bambini! Devo altresì segnalare che l’iniziativa dell’assessore Troia ha permesso a tanti bambini provenienti dai quartieri ad alta complessità di vivere una estate dignitosa ed educativa, come molte coetanei che, essendo in condizioni economiche più vantaggiose, possono scegliere tra le tante offerte che il territorio siracusano mette a disposizione. L’iniziativa della Troia è stata l’unica intrapresa e finanziata dal Comune durante il periodo estivo a favore dei bambini e giunge dopo anni di colpevole inerzia delle precedenti estati. Altre iniziative si sono svolte nella nostra città per i bambini, ma tutte favorite dalle risorse del volontariato. L’iniziativa dell’assessore, poi, si inserisce all’interno di una serie di attività che hanno come obiettivo una migliore e complessiva politica educativa per i bambini e, sebbene di alcuni progetti attendiamo di vedere risultati concreti, non si può non apprezzare e riconoscere questo suo sforzo. Sono anche testimone – aggiunge – del fatto che per tanti anni l’arci ragazzi è stata disponibile ad includere bambini segnalati dalla neuropsichiatria infantile nelle loro attività estive e sempre gratuitamente, senza nulla chiedere in cambio a nessuna istituzione. Ho pure avuto modo di seguire il lavoro svolto quest’anno dall’associazione Zuimama e posso garantire che ha operato con impegno, competenza e spirito inclusivo. Il conflitto nato è in chiave “adultocentrica” e rischia di “buttare il bambino con l’acqua sporca” ed è per questo che vorrei offrire a tutti i cittadini, politici compresi, le seguenti considerazioni: E’ vero quanto afferma la Presidente dell’associazione Zuimama Cristina Aripoli, che a Siracusa si sente “ un leggero vento” a favore dei bambini, ma ben lontano-sia chiaro- da soffiare così forte da garantire i giusti diritti ad ogni bambino. Di questo tentativo, il cui merito è certo anche del consiglio comunale, così come della squadra di governo e delle tante risorse non istituzionali di cui Siracusa fortunatamente è ricca, dobbiamo insieme essere contenti. E’ nell’interesse dei bambini bloccare questo percorso, pur ancora timido? Cerchiamo di tener fuori i bambini dai conflitti di noi adulti, non certo per tacere cose mal fatte, ma per non far ricadere sui più piccoli la nostra “indomabile” visione adultocentrica. Dividiamoci su tutto, ma non sui bambini. Non “usiamoli”, ma piuttosto facciamo “rete” per loro e con loro! Ne saremo capaci noi adulti? Siracusa non è una città a misura di bambino. E’ lungo l’elenco delle inadempienze delle diverse istituzioni nel rispettare i diritti dei bambini; sono testimone di una quotidiana e diffusa sofferenza che tanti bambini vivono, ma appunto per questo il contributo sincero di ognuno, anche piccolo, è fondamentale. Nonostante i miei tanti tentativi di questi anni, avverto il fallimento di non essere riuscito ad avere un tavolo operativo dove tutte le istituzioni che si occupano di bambini si parlino per migliorare la vita reale dei bambini di Siracusa, soprattutto quelli in situazione di fragilità. Piuttosto che litigare, sarebbe utile avere maggiore collaborazione fra tutti per realizzare questo obiettivo”.
Sciuto: ” la politica smetta di litigare e si occupi della vita reale dei bambini”
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