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Si è conclusa l’esercitazione Aretusa 2015 svoltasi nel mare ionio

antiquinamento

SIRACUSA – Si è conclusa l’esercitazione antinquinamento marino Aretusa 2015. L’esercitazione si inquadra tra le attività svolte dalla Marina Militare per assicurare la prontezza e il mantenimento delle capacità delle unità navali responsabili delle operazioni di disinquinamento in mare, capacità di tutela ambientale che esaltano la versatilità delle navi della Marina Militare, da sempre impegnate in attività strettamente connesse con il mondo civile ed a supporto alla collettività.

L’esercitazione Aretusa 2015 iniziata con il “Seminario sulla lotta all’inquinamento da idrocarburi in mare”, giunto alla sua ottava edizione, che si terrà presso la Camera di Commercio di Siracusa. Vi hanno preso parte tecnici specializzati in materia di antinquinamento marino e qualificati rappresentanti del mondo accademico siciliano. Lo scopo del seminario è stato quello di favorire e consolidare la cooperazione interministeriale ed inter-agenzia, coinvolgendo il mondo accademico e gli specialisti in materia, oltreché offrire un momento di condivisione delle conoscenze reciproche dei partecipanti, fra cui si annoverano tra gli altri rappresentanti della Capitaneria di Porto, della Protezione Civile, dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero-CNR di Messina, dell’ARPA, e delle Università di Messina e Catania.

Il 17 giugno, nelle acque antistanti Siracusa, si è svolta la fase in mare dell’Aretusa 2015, con unità navali e mezzi aerei della Marina Militare e della Capitaneria di Porto che, congiuntamente agli altri mezzi locali, hanno fatto fronte in uno scenario fittizio ad uno sversamento in mare di idrocarburi, che ha simulato che siano fuoriusciti da una unità mercantile in seguito ad un incidente. Contemporaneamente alle attività in mare, la Prefettura di Siracusa ha attivato la propria sala operativa simulando di predisporsi a contrastare il possibile spiaggiamento su costa di parte degli inquinanti. Nell’ottica della tutela ambientale propria dell’esercitazione Aretusa 2015, in aderenza al progetto “flotta verde” per navi militari sempre più eco-efficienti, la Marina Militare ha impiegato durante l’esercitazione biocarburanti provenienti da fonti sostenibili, riducendo così l’impiego di derivati petroliferi e le emissioni inquinanti.

La Marina Militare affida annualmente l’organizzazione e la condotta della esercitazione antinquinamento al Comando delle Forze da Pattugliamento (COMFORPAT) di Augusta, che assicura, tra gli altri compiti di istituto, l’attività di presenza e sorveglianza nel Canale di Sicilia.

COMFORPAT annovera fra le proprie unità navali 6 Pattugliatori d’altura che dispongono di attrezzature per la lotta all’inquinamento marino da idrocarburi. In particolare questi pattugliatori sono dotati di barriere pneumatiche galleggianti per il contenimento in superficie degli inquinanti, di uno skimmer per la rimozione ed il recupero delle sostanze oleose dal pelo dell’acqua, di idonee casse per l’accumulo a bordo delle sostanze inquinanti recuperate, di sistemi per lo spargimento di agenti disperdenti sull’area inquinata ed infine di un laboratorio chimico per l’analisi degli inquinanti. Tre di questi pattugliatori hanno preso parte alla fase in mare dell’Aretusa 2015: Nave Orione, Nave Sirio e Nave Libra.

Salvatore Pappalardo


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