SIRACUSA – Una breve ricostruzione, in musica e parole, della storia del pianto della Madonna a Siracusa. Questo è stato “Totus Tuus, Lacrime d’ Amore. Emozioni in musica”, spettacolo ideato da Massimiliano Ricciardo e Andrea Scorsonelli e prodotto da “Lacrimedamore” nell’ambito dei festeggiamenti per il settantesimo anniversario della lacrimazione della vergine Maria. Nel salone “San Giovanni Paolo II” del centro convegni del santuario, gremito di fedeli, è andata in scena una manifestazione che ha raccontato l’evento miracoloso del 1953. Dopo l’overture sul matrimonio di Angelo Iannuso e Antonia Giusto che, tra i doni di nozze, il 21 marzo dello stesso anno ricevettero anche il quadretto in gesso raffigurante il cuore immacolato e addolorato di Maria, ecco la narrazione curata da don Gianluca Gibilisco; a seguire, la preghiera in canto di Annalisa Amico. Poi altro canto, “Stai piangendo veramente”, eseguito da Cristiano Sipione. Subito dopo, la voce narrante di don Gibilisco ha continuato a parlare del miracolo del 1953.
Sullo schermo i filmati originali sull’evento alternati a quelle sulla visita di Papa Wojtyla che, il 6 novembre 1994, consacrò il santuario a Maria con queste parole: “O Madonna delle lacrime, guarda con materna bontà al dolore del mondo. Asciuga le lacrime dei sofferenti, dei dimenticati, dei disperati, delle vittime di ogni violenza. Ottieni a tutti lacrime di pentimento e di vita nuova, che aprano i cuori al dono rigenerante dell’amore di Dio”. In chiusura un altro canto eseguito da Agnese Firullo. I testi sono stati curati da Rita Bonanno.
“Ringrazio il rettore del santuario don Aurelio Russo, che ci ha dato l’autorizzazione a presentare questo piccolo lavoro – ha detto don Gianluca Gibilisco – l’arcivescovo Francesco Lomanto e il cardinale Stanislao Dziwisz (che ha celebrato la messa di chiusura il primo settembre) per la loro presenza. Abbiamo voluto dedicare questo evento a Maria che, con le sue lacrime, ha cambiato la storia di Siracusa e del mondo intero”.
Poi a prendere la parola è stato il cardinale polacco, che ha fatto rivivere, attraverso i suoi ricordi, il viaggio che l’ha portato a Siracusa, al fianco di Giovanni Paolo II.