SIRACUSA – Nella serata del 6 giugno, al Teatro greco, si è tenuta la cerimonia del 208° annuale di fondazione dell’Arma dei carabinieri. La manifestazione ha avuto inizio alle 19, alla presenza di una nutrita rappresentanza di sindaci dei comuni della provincia, del prefetto di Siracusa e di altre autorità civili, militari e religiose.
Dopo l’ingresso del prefetto Giusi Scaduto, si è schierato sulla maestosa scalinata che funge da scenografia dell’ “Edipo re”, in scena in questi giorni nell’ambito delle rappresentazioni classiche, un reparto di formazione composto da militari in grande uniforme, rappresentanti delle stazioni carabinieri della provincia, e da carabinieri delle varie specialità. Inoltre, rappresentanze del Libero Consorzio comunale e della Città di Siracusa, dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo e delle altre associazioni combattentistiche e d’arma, con i rispettivi labari.
Nel corso della cerimonia, si sono esibiti gli allievi attori dell’Accademia di teatro della Fondazione Inda e gli alunni dell’istituto comprensivo “Archimede” di Siracusa, mentre l’inno nazionale e le marce militari sono state suonate dagli studenti del Liceo “Gargallo”, diretti dal docente Giovanni Uccello.
Il messaggio di saluto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e l’ordine del giorno del comandante generale dell’Arma, generale di corpo d’armata Teo Luzi, sono stati letti dall’attore Giuseppe Sartori, che in questi giorni interpreta nella cavea il ruolo di Edipo, e da un alunno del comprensivo “Archimede”.
Quindi il comandante provinciale, colonnello Gabriele Barecchia, dopo un saluto alle autorità intervenute, rivolgendosi ai numerosi giovani presenti in platea si è soffermato su tre emergenze sociali che a suo dire segneranno la qualità dell’avvenire e che dovrebbero interpellare la coscienza di ogni cittadino, chiamato a fornire la più adeguata delle risposte: il cambiamento climatico, la violenza di genere e in particolare contro le donne, la condizione giovanile.
“Cari ragazzi, gli Italiani lo sanno, i vostri nonni o i vostri genitori ve l’avranno sicuramente raccontato – ha concluso il comandante provinciale dell’Arma – nei volti dei carabinieri che ci hanno preceduto, cui rivolgo il mio deferente omaggio, nei volti di questi carabinieri c’è l’immagine rassicurante dello Stato al quale potrete affidare le vostre istanze, le vostre aspirazioni, finanche le vostre inquietudini, certi che nessuno come questi carabinieri, condividendo la sofferenza e il disagio dei cittadini e delle comunità affidategli, sa offrire loro vicinanza, ascolto e umanità in un rapporto simbiotico unico, autentico e antico. Questa, cari ragazzi, è l’unicità dell’Arma. Questi, cari ragazzi, sono i vostri carabinieri”.
Prima della conclusione della cerimonia, sono stati premiati quindici carabinieri distintisi in attività istituzionale. Si tratta di encomi semplici concessi a: maggiore Simone Clemente (per operazione in Liguria e territorio nazionale); maggiore Simone Clemente, maggiore Stefano Santuccio, tenente Giovanni Fagone, luogotenente carica speciale Silvio Puglisi, luogotenente Fabrizio Mutarelli, appuntato scelto qualifica speciale Diego Fichera, appuntato scelto Filippo Cordella, appuntato scelto Bonaventura Napoli e appuntato Pier Paolo Paparazzo (tutti e nove per operazione a Lentini); luogotenente Giovanni Rametta, luogotenente Fabrizio Mutarelli e maresciallo capo Nunzio Rabbito (per operazione tra Siracusano e Ragusano); appuntato scelto Salvatore Musumeci (per operazione nel Reggino e territorio nazionale); appuntato scelto Davide Marcinnò (per operazione a Milano e territorio nazionale).
I riconoscimenti sono stati consegnati dal prefetto Giusi Scaduto, dal comandante Marisicilia contrammiraglio Andrea Cottini, dal procuratore della Repubblica Sabrina Gambino, dalla presidente del Tribunale di Siracusa Dorotea Quartararo, dal questore di Siracusa Benedetto Sanna.