La Gazzetta Siracusana

Siracusa, al via sabato la festa del patrocinio di Santa Lucia. Presentato il programma

SIRACUSA – Si apre sabato 6 maggio, alle ore 7,30 in Cattedrale, con la cerimonia della consegna delle chiavi da parte dei deputati al maestro di cappella e con l’apertura della nicchia, la festa del patrocinio di Santa Lucia. Domenica 7, il simulacro e le reliquie saranno portati in processione fino alla chiesa di Santa Lucia alla Badia, per poi tornare domenica 14 in Cattedrale percorrendo in processione le vie del centro storico. Il programma è stato presentato in occasione di una conferenza stampa tenuta nei locali di Palazzo San Zosimo, in Arcivescovado.

“Si rinnova il ricordo di quando nel 1646 in una situazione drammatica di carestia fu chiesto l’aiuto a Lucia e la patrona ha immediatamente risposto – sottolinea Pucci Piccione, presidente della deputazione della cappella di Santa Lucia – È il ricordo di questo legame incredibile tra la martire e la sua città. Il senso è ricordare che quando la città chiede aiuto Lucia risponde sempre. E poi accoglieremo l’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, a sancire quel legame tra Siracusa e Catania nel nome di Lucia e di Agata. Potremo ammirare la mostra sul carro trionfale e poi ci saranno gli incontri con i bambini ed il raduno bandistico per le vie di Ortigia fino a piazza Duomo. Nella chiesa di Santa Lucia alla Badia avremo la presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime: Maria e Lucia due donne che parlano con gli occhi, è il tema della festa. Ed una sera parleremo con la mamma del beato Carlo Acutis, perché la santità non ha età”.

Questo sabato 6 maggio alle ore 10 all’Urban center spettacolo di marionette “C’era una volta e ancora c’è – La storia e la festa di Santa Lucia”, in collaborazione con Inda e Kairós. E alle ore 11, al Parlatoio delle Monache nella chiesa Santa Lucia alla Badia, inaugurazione della mostra “Il carro trionfale di Santa Lucia. Verso la ricostruzione” in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università di Catania, il Parco culturale ecclesiale “Terre dell’invisibile” e “Kairós”. “Il carro è stato disegnato dal sacerdote Giuseppe Cassone – ha spiegato la professoressa Lucia Trigilia, docente associato di Storia dell’architettura presso l’Università di Catania – per le feste di maggio. Ne abbiamo traccia fino al 1897 anno in cui scompare. Un’architettura tra i 15 e 20 metri che attraversava la città nei luoghi simbolo del martirio legati al culto di Santa Lucia. Da un lato in processione il simulacro e dall’altro il carro trionfale”. Alle ore 12, traslazione del simulacro di Santa Lucia dalla Cappella all’altare maggiore. Alle ore 19, celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.

Domenica 7 maggio alle ore 10 solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania. La liturgia eucaristica sarà animata dalla “Schola cantorum del santuario Madonna delle Lacrime” diretta dal maestro Gaetano Raddino, all’organo il maestro Giulio Mirto. Alle ore 12, processione in piazza Duomo delle reliquie e del simulacro verso la chiesa di Santa Lucia alla Badia. Il tradizionale lancio delle colombe verrà effettuato con i colombi viaggiatori della Società colombofila siracusana “Dionisio”. Alle ore 20 in piazza Duomo, sesta edizione del “Raduno bandistico Santa Lucia” con la partecipazione del “Corpo musicale – Città di Siracusa” diretto dal maestro Michele Pupillo, del “Complesso bandistico Akray – Città di Palazzolo” diretto dal maestro Marco Garro, della associazione musicale “Vincenzo Bellini – Corpo bandistico Città di Pozzallo” diretta dal maestro Leandro Sortino.

Il titolo della festa del patrocinio, quest’anno, è “Maria e Lucia due donne che parlano con gli occhi”. “Abbiamo scelto di guardare a due donne: la nostra martire Lucia e la Madonna delle lacrime nel 70esimo anniversario della Lacrimazione. Un’occasione per noi perché riflettendo possiamo vivere il legame col Signore e prendere coscienza che con il nostro impegno quotidiano qualcosa potrà cambiare”, ha concluso la conferenza stampa monsignor Salvatore Marino, parroco della Cattedrale e componente della deputazione della cappella.

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