Nei 47 giorni di lavori previsti saranno impiegati mediamente 2.500 unità, con punte di 3.000. Isab metterà in campo risorse pari a 66 milioni di euro per le attività di manutenzione e altri 88 milioni per attività di investimento. La previsione di spesa per lavori e servizi è di 104 milioni. Saranno poco meno di 3 mila gli operai impegnati tra le raffinerie e gli impianti di cogenerazione. L’ultimo intervento di questo genere in zona industriale era stato effettuato nel 2011, e con questo Isab conta di proseguire il ciclo produttivo senza alcun intralcio almeno fino al 2020.
La fermata generale riguarda in particolare gli impianti sud e viene organizzata per garantire l’efficenza della raffineria a pieno regime di lavoro. Verranno, inoltre, eseguite le ispezioni previste per legge e le modifiche per migliorare la sicurezza.
Nell’occasione di questa fermata, verranno realizzate nuove costruzioni. Nello specifico si provvederà alla riconversione del GT1 a metano, la modifica degli interni delle colonne Vacuum e Debuta, il miglioramento dell’efficienza del forno Reforming, la sostituzione del forno Gofiner, la sostituzione di apparecchiature e linee di processo e il miglioramento ambientale del sistema di trattamento biologico.