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Siracusa, firmato da diciassette organizzazioni il protocollo d’intesa Eu-Fin

Eu-Fin 3

Siracusa – Diciassette organizzazioni di dieci stati europei hanno sottoscritto stamattina il protocollo d’intesa “Per un percorso comune di sviluppo delle città sul mare”, momento conclusivo del progetto Eu-Fin, European Union Fishing Network, finalizzato alla costituzione di un’associazione che promuove lo sfruttamento sostenibile e non invasivo della risorsa mare. La firma è avvenuta nella sala “Ferruzza Romano” dell’Area marina protetta del Plemmirio dove, per tutta la giornata le delegazioni si sono confrontate sulle iniziative da intraprendere e sugli obiettivi concreti da raggiungere, soprattutto per quelle città che sono sede di aree marine e che operano nel progetto Med. Domani, a partire dalle 9,30, ci sarà il momento divulgativo con un incontro dedicato agli studenti dell’Istituto “Rizza” e del Nautico.

Il Comune era rappresentato dall’assessore alle Attività produttive, Agricoltura e pesca, Teresa Gasbarro che, assieme al presidente dell’Amp del Plemmirio, Sebastiano Romano, ha dato il benvenuto agli ospiti.

“Il protocollo – ha detto l’assessore Gasbarro – deve rappresentare un salto di qualità nelle politiche sulla risorsa mare, che può diventare sempre più fonte di sviluppo senza perdere di vista il tema della sua salvaguardia. L’attenzione primaria va rivolta alla pesca e alle opportunità economiche ad essa collegate, ma l’interesse è anche verso le attività turistica sempre in un’ottica di difesa del mare. Tutto questo va sviluppato tenendo conto di tre aspetti: il quadro normativo; le occasioni offerte dall’Unione europea; le opportunità aggiuntive per le città che sono sede di aree marine”.

Siracusa è l’unica città siciliana a partecipare al progetto Eu-Fin, che ha come capofila l’Istituto zoo-profilattico sperimentale della Sicilia. In quanto sede di area marina, la città entra anche nel programma Med che consente di mettere in campo iniziative specifiche.

Il protocollo d’intesa prevede la costituzione di un tavolo di concertazione nel quale possano trovare spazio le istanze delle attività legate al mare, sia in termini di politiche che di infrastrutture ma sempre “secondo il principio della sostenibilità ambientale”, e siano favoriti le iniziative e i “processi di integrazione tra gli operatori economi del settore”.

Per quanto riguarda il progetto Med, dedicato alle attività nelle aree marine, gli obiettivi, oltre alla pesca sostenibile, riguardano anche l’istituzione di un marchio di filiera e la realizzazione di una piattaforma informatica.

“La pesca nelle aree marine – conclude l’assessore Gasbarro – deve avvenire attraverso sistemi rigorosi, non invasivi e legati alla tradizione. Una valorizzazione del prodotto in questo senso porta valore aggiunto agli operatori, anche in termini economici, e garantisce il consumatore. Gli scambi tra i soggetti che aderiscono al progetto Med consentono poi di aprire nuove prospettive di sviluppo, di allargamento delle conoscenze, di promozione internazionale e di richiamo turistico”.


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