SIRACUSA – È stato illustrato stamani l’intervento di riqualificazione del belvedere di largo Aretusa, in Ortigia, reso questa settimana fruibile al transito e alla sosta pedonale. L’opera è uno degli interventi che stanno interessando il centro storico di Siracusa da un anno a questa parte, finanziata per 320mila euro con fondi della Regione siciliana.
“Un progetto complessivo di riqualificazione – ha detto il sindaco Francesco Italia in merito ai diversi interventi nel centro storico – che percorre il periplo di Ortigia con interventi mirati che vanno da Porta Marina alla Villetta Aretusa, e, attraverso tante strade come Castello e Logoteta, tocca piazze quali quella della Turba, per finire nella manutenzione di infrastrutture come il ponte Santa Lucia. Il risultato finale sarà quello di far convivere gli aspetti della vita quotidiana con quelli relativi alla città monumentale”.
Il sindaco Italia ha precisato inoltre il perché della scelta dei lavori su largo Aretusa per presentare le opere di riqualificazione del centro storico: “Nel mantenere e consolidare l’attuale frequentazione pedonale dell’area, l’intervento contiene elementi che omaggiano la figura di Archimede, uno dei matematici e scienziati più famosi della storia e vanto della città, come a rinsaldare il suo legame con Siracusa. Un legame concreto che negli ultimi dieci anni è passato dalla statua sul ponte Umbertino all’installazione che omaggia Archimede al Monumento ai Caduti, ai due musei che si ricollegano alla sua figura”.
I lavori non sono ancora ultimati, secondo quanto reso noto oggi dall’amministrazione, “a causa di ritardi nella consegna da parte della ditta aggiudicataria“.
“Mancano infatti alcuni manufatti ed installazioni che una volta realizzati daranno la cifra non solo architettonica ma anche simbolica del nuovo belvedere“, come sottolineato dal progettista Giuseppe Scalora (vedi collage con alcuni rendering del progetto). “La sistemazione della riqualificata area include segni simbolici e metaforici: un triangolo, un cerchio, una spirale, una semisfera – ha proseguito Scalora – La spirale di Archimede, dialogando con i lati del triangolo, uno proiettato in direzione del Castello Eurialo, l’altro diretto verso la Scala Greca, trova l’opportunità per convertire la pulsione del suo moto in una forma nuova, avviando delle relazioni inaspettate e inconsuete con il Castello Maniace e le zone urbane a settentrione di Siracusa. Questo spostamento di visuale dirige lo sguardo verso un ambito spaziale più ampio di quello abitualmente riferito alla sola isola di Ortigia. I frequentatori del luogo faranno quindi un’esperienza estetica aperta verso l’ambiente urbano e il territorio circostante”.
Con il sindaco e il progettista, erano presenti gli assessori Consiglio, Granata e Gibilisco, il tecnico comunale responsabile del procedimento, Emanuele Fortunato e Giuseppe Rosano, presidente di “Noi albergatori”, l’associazione che ha proposto l’idea di riqualificazione.