Giunge puntuale la relazione periodica del dott. F. Sciuto, difensore dei diritti dei bambini del Comune di Siracusa, che potrà essere letta in modo integrale sul sito del Comune.
Dopo una breve analisi della situazione dei minori e dopo aver ribadito che permangono molte delle disfunzioni segnalate nel passato e che ancora non trovano valide soluzioni, sia in campo sociale, educativo e sanitario, il dott. Sciuto segnala l’impegno di alcune Istituzioni, ma in particolare del Comune di Siracusa, che ha avviato una programmazione che superi l’ottica dell’evento per entrare in quella di progetti strutturati e non frammentati.
In particolare si segnalano 4 progetti, già in itinere:
1. Il progetto Genius, innovativo, che è stato capace di coinvolgere associazioni, istituzioni e cittadini, soprattutto quelli del quartiere Mazzarona al quale il progetto è diretto.
2. La città educativa. Iniziativa della dott.ssa Valeria Troia, assessore alle politiche scolastiche, che – anche in questo caso con metodologia innovativa- si sforza di coinvolgere istituzioni e associazioni e cittadinanza per dialogare e progettare insieme.
L’assessore Troia ha inserito la città di Siracusa nella rete dell’A.I.C.E. – Associazione internazionale Città Educative.
Diversi i progetti proposti, di cui alcuni già avviati.
Tra questi significativo il progetto “Piedibus”avviato con successo a livello sperimentale.
Se la città educativa non rimane solo uno slogan, vista anche la tenacia dell’assessore, si potrà avviare un processo educativo permanente nella nostra città, che potrebbe coinvolgere in modo trasversale le diverse risorse presenti sul territorio.
Obiettivo a breve termine la scrittura di una visione globale della città, da sottoscrivere come Patto per la città e da far firmare al Sindaco Garozzo.
3. Consiglio comunale dei ragazzi. Nato in ottemperanza al regolamento approvato dal Consiglio Comunale. Ha consentito la nomina di 30 consiglieri, attraverso un percorso che ha entusiasmato gli oltre 4000 ragazzi coinvolti, dai 9 ai 13 anni, di 13 istituti comprensivi della città. Nominati attraverso delle regolari votazioni, indette dal Sindaco di Siracusa, i ragazzi eletti sono 17 di scuola primaria e 13 di scuola secondaria di primo grado; 16 femmine e 14 maschi. Questa prima parte del percorso, che si è concluso con le votazioni, è stato seguito da tutti i 13 istituti che hanno aderito, con grande partecipazione dei ragazzi che hanno preparato liste di candidati e programmi da presentare ai compagni.
I 30 consiglieri eletti, in rappresentanza degli studenti degli istituti comprensivi di Siracusa, stanno adesso continuando il percorso che li porterà alla elezione del Sindaco e della giunta. A guidarli in questi mesi sono stati i rappresentanti dell’Unicef ( che per anni hanno con grande merito sviluppato le iniziative del consiglio comunale dei ragazzi) e i delegati del difensore dei diritti dei bambini.
Il Consiglio Comunale dei ragazzi è inserito all’interno dei progetti della Città educativa, voluta dall’Assessore V. Troia ed ha visto la collaborazione per ogni scuola di un tutor scelto tra gli insegnante.
Al gruppo di coordinamento hanno partecipato, per regolamento, due consiglieri, uno di maggioranza e l’altro di opposizione, scelti dal consiglio comunale di Siracusa.
Anche questa seconda fase, che si concluderà con l’elezione del sindaco e della giunta, scelti all’interno dei 30 consiglieri per votazione degli stessi, avrà delle tappe già in itinere che vede i ragazzi protagonisti, attraverso momenti di conoscenza, di attività di formazione e di incontri con rappresentanti delle istituzioni.
Sul sito del Comune di Siracusa, alla voce Difensore, è possibile seguire l’attività svolta dal consiglio, nonchè leggere le proposte articolate per il miglioramento della città.
4. Progetto Fondazione Val di Noto. E’ in corso, già in fase di conclusione, il progetto della Fondazione Val Di Noto a favore dei minori del quartiere Mazzarona, affidato al CSI e all’ARCI, progetto che prevede un sostegno alla genitorialità per un gruppo di mamme, un avviamento ad una attività lavorativa ed attività laboratoriali e sportive per i ragazzi del quartiere.
Si desidera, però, – tra le cose urgenti e non risolte- lamentare che non si è riusciti a dare una risposta ai bambini che frequentano le scuole e che hanno bisogno di un operatore socio assistenziale per l’assistenza di base perché portatori di disabilità.
Un intollerabile rimpallo tra le istituzioni ha impedito per tutto l’anno scolastico la possibilità di risoluzione del problema, con aggravio delle mamme che spesso sono state chiamate dalle scuole per assistere i propri figli.
Infine di particolare rilievo l’indagine conoscitiva sui bambini e il tempo libero a Siracusa, promossa dall’ufficio del difensore dei diritti dei bambini, in collaborazione con l’Arci ragazzi e coordinata ed elaborata dalla Prof.ssa Gabriella Palamara, che ha messo a disposizione gratuitamente la sua professionalità e il suo tempo per consentire la ricerca.
L’intera ricerca, ricchissima di dati, è possibile leggerla sul sito del Comune di Siracusa.
L’indagine riguarda la qualità della vita dei ragazzi dagli 8 ai 13 anni svolta nella città di Siracusa nell’anno 2014.
E’ stata progettata scegliendo di intervistare i ragazzi a scuola: otto gli Istituti comprensivi individuati in base alla dislocazione territoriale, con lo scopo di rappresentare le diverse situazioni socio – economiche presenti nella città .
L’intervista ha interessato dalla terza classe della scuola primaria fino alla terza della scuola secondaria di I grado.
I dati sono stati raccolti somministrando un questionario strutturato in quattro parti: – una prima sezione dedicata alla famiglia e alla sua struttura,
– una seconda incentrata sulle attività svolte nel tempo libero,
– una terza analizza il rapporto dei ragazzi con la tecnologia
– una quarta parte intende misurare il livello di benessere degli intervistati in relazione ai servizi offerti dalla città .
Il campione oggetto di analisi è costituito da 622 ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 13 anni e rappresentano il 10% dei ragazzi residenti a Siracusa (dati Istat Censimento 2011).
Di questi 622 ragazzi, il 38% ha età compresa tra i 12 e i 13 anni; il 32 % tra i 10 – 11 anni e il 29,7 % ha 8 – 9 anni.
Il questionario è stato somministrato direttamente a scuola , coinvolgendo le ultime tre classi della scuola primaria e le tre classi della scuola media inferiore.
Qui si desidera mettere in rilievo alcuni dati, particolarmente significativi:
Per quanto concerne lo status socio-economico degli intervistati, si è preso in considerazione il lavoro dei genitori.
Si evince che nel 40,5% dei casi la madre non svolge alcuna attività lavorativa, dedicandosi alla gestione e alla cura della casa;segue un 21,5% di impiegate :in questa categoria rientrano sia le impiegate statali che quelle private.
Un 8,8% svolge un lavoro saltuario e non qualificato: doposcuola , collaboratrice domestica, baby sitter , stiratrice, badante ,volantinaggio.
Un altro 8,4% è libero professionista : arredatrice, architetto, archeologa,veterinaria. Infine vi è un 3.5% indicate come lavoratrici autonome: tra queste vi sono le estetiste e le parrucchiere.
Il 32,8% delle madri ha un’età compresa tra i 41 e i 45 anni , segue il 28,5% con un’età compresa tra i 36 e i 40 anni.
Aggregando i dati possiamo dire oltre il 51% delle madri ha un’età variabile tra i 36 e i 45 anni.
Tra i bambini intervistati non ci sono madri con età inferiore ai 26 anni , mentre si registra un 16,1% di madri che raggiungono i 50 anni.
Per quanto riguarda la professione del padre si è presa in considerazione la nuova nomenclatura delle Unità Professionali utilizzata dall’Istat a partire dal 2011 (http://cp2011.istat.it/) .
Si osserva che il 17% dei padri svolge attività di operaio specializzato (nella maggioranza dei casi nelle Industrie o nell’indotto), seguono gli impiegati pubblici e privati (14,8%) e gli operai non specializzati (10,5%).
Un dato da attenzionare è il 3,7% di disoccupati ed il 5,6% di professioni non qualificate , in cui possiamo includere i braccianti agricoli e i lavoratori saltuari.
L’analisi dei dati indaga ancora sulla struttura familiare: la maggioranza dei ragazzi (85.4%) vive in un contesto familiare in cui sono presenti entrambe le figure genitoriali , mentre il 14,3% vive con uno solo dei genitori , in genere la madre (10.6%) .
Solo l’1.29% vive con il papà; mentre quasi il 2% non vive con i genitori.