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Siracusa, sequestro preventivo di una villa privata nel parco della Neapolis, due indagati per danneggiamento necropoli

SIRACUSA – I carabinieri della sezione Tutela patrimonio culturale (Tpc) di Siracusa, unitamente a personale della locale Compagnia, hanno eseguito il sequestro preventivo di una villa privata, in fase di ristrutturazione e ampliamento, sita nell’area dell’istituendo Parco archeologico della Neapolis, posto a tutela dello storico complesso monumentale.

Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della locale Procura, scaturisce dalle indagini effettuate dai carabinieri del Tpc. L’attività dei militari, svolta anche con l’ausilio del 12° Nucleo elicotteri di Catania, ha consentito di verificare e documentare gravissimi danni al patrimonio archeologico, causati dai lavori edili consistenti, in particolare, nella realizzazione di una piscina che avrebbe causato il danneggiamento di diverse tombe di una necropoli di età greca e la distruzione dei relativi corredi funerari.

Il provvedimento di sequestro è stato motivato dal “concreto pericolo che ulteriori lavori potessero aggravare i danni al patrimonio archeologico presente, compromettendo definitivamente il sito”. Allo stato delle indagini, coordinate dalla Procura aretusea, risultano indagate, per “danneggiamento aggravato”, due persone: il direttore dei lavori e il rappresentante legale della ditta esecutrice.

L’area in cui sono avvenuti i lavori, sottoposta a vincolo paesaggistico e archeologico, presenta importanti testimonianze di epoca greca, databili tra il V e il III secolo a.C., tra cui una necropoli appunto, una latomia a cielo aperto e una strada carraia.