Oggi è stato inserito un nuovo tassello nella storia della nostra città per quanto concerne la vicenda legata a Christiane Reimann, con la deposizione di una lapide da parte dell’IPASVI (Collegio degli Infermieri di Siracusa) al monumento funebre della gentil donna danese. Lo dichiara Alessandro Maiolino, presidente di “Giovani per Siracusa”.
Da qualche anno, ha proseguito Alessandro Maiolino, sono impegnato nella promozione di tale figura, sostenuto da Annalisa Romano e Lorenzo Pandolfo, con i quali abbiamo organizzato visite guidate all’interno del parco della villa, parco che abbiamo aperto anche alla comunità di Siracusa. Numerosi appelli ho lanciato per il rispetto delle clausole testamentarie e da qualche anno abbiamo l’impressione che qualcosa si vada cambiando. Noi siamo in prima fila, pronti a impegnarci in prima persona così come abbiamo sempre fatto per cercare di concorrere alla definizione di un assetto finale di Villa Reimann affinché possa diventare un centro di eccellenza per la cultura cittadina.
Proprio per questo, ha concluso Alessandro Maiolino, nei prossimi mesi, nel corso di una tavola rotonda, esporremo le nostre riflessioni sull’uso della villa, sottoponendo queste proposte all’attenzione della città e all’esame della commissione dei garanti.
Sono soddisfatto, ha dichiarato l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS, che finalmente la città di Siracusa, dopo anni di torpore, si sia svegliata e abbia deciso di ricordare la nobildonna che tutti continuano a chiamare danese, ma che io ritengo essere siracusana fra i siracusani, anzi, una fra le prime cittadine di Siracusa per l’amore che sia in vita che nel momento del testamento volle dimostrare nei confronti della nostra città.
“Giovani per Siracusa”, “IPASVI”, “Save Villa Reimann” e “Amici di Christianne Reimann” sono tutte associazioni culturali che, dopo “Italia Nostra”, si stanno impegnando con forte passione per diffondere e rendere immortale la presenza della Reimann a Siracusa.
Ricordo che quando ero Vicesindaco e mi occupai della realizzazione del monumento funebre e della traslazione del corpo, nell’indifferenza generale trovai accanto a me solo “Italia Nostra” e le sue straordinarie socie, a cominciare da Lucia Acerra, Liliana Gissara e Giuseppina Cannizzo, che fu anche la progettista del monumento.
Oggi, ha concluso l’On. Vinciullo, con piacere, vedo che questo sparuto gruppo si è trasformato in una moltitudine di siracusani che con passione, impegno e generosità vogliono fare conoscere questa donna straordinaria, spesso più apprezzata all’estero che a Siracusa.