Sembra, infatti, che il Carminati avrebbe svolto un ruolo nella capitale reclutando grossi imprenditori e uomini potenti della finanza, mantenendo rapporti col mondo politico e con altre realtà criminali al fine di ottenere la gestione di attività economiche ed appalti pubblici. E’ quanto esce fuori dalle dichiarazione del collaboratore di giustizia, Sebastiano Cassia, il quale ha parlato del rapporto fra Carminati ed il clan catanese, facendo il nome di un altro siracusano, il suo diretto superiore nel clan, Benedetto Spataro.
Quest’ultimo sarebbe considerato, nei fardelli giudiziari dell’ordinanza “Mondo di Mezzo”, un importantissimo elemento del gruppo Santa Panagia, clan mafioso aretuseo collegato ai Santapaola tramite la famiglia Nardo di Lentini, e avrebbe in Carminati il punto di riferimento per gli affari della famiglia nella città romana. Mentre le indagini proseguono, Spataro dalla casa circondariale di Sulmona, sta finendo di scontare la propria pena che terminerà nel 2022. – redazione